L’oro in dollari scende a seguito di nuovi possibili accordi tra Atene e i suoi creditori

I prezzi dell'oro sono scesi fino a 1170$/oz sul finire della mattinata a  Londra, perdendo l’1,5%, mentre i mercati azionari hanno recuperato in seguito a nuove trattative aperte tra Atene e i suoi creditori che accompagneranno il referendum di questa settimana. 

 

L'euro ha tenuto intorno al livello della scorsa settimana di 1,12$ nel Forex, portando l’oro a a 1042€/oz, il 4% al di sotto del picco di 4 settimane di lunedì. 

 

I rendimenti dei titoli greci sono saliti mentre i prezzi sono crollati, andando al di sopra del 14% annuo subito dopo che Atene ha confermato che non rimborserà la rata di 1.6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale oggi.

 

"La situazione in Grecia è stato il motivo prinicpale delle vendite su larga scala nei mercati lunedì", afferma una nota della compagnia svizzera MKS.

 

"E' stata complessivamente una giornata deludente per i metalli preziosi se consideriamo la l’atmosfera di agitazione e incertezza che circonda la situazione greca", ha concluso.

 

"Non ci sono prove", afferma la Deutsche Bank "che gli investitori si stiano preparando per un default della Grecia o, in una situazione estrema, per l’uscita della stessa dall’unione monetaria”, ma mentre “gli eventi in Grecia durante il fine settimana sono suscettibili di fornire alcune indicazioni rialziste per l’oro nel breve termine", aggiunge, "la storia suggerisce che l'effetto positivo degli shock finanziari o geopolitici sul prezzo dell'oro hanno avuto la tendenza ad essere sommessi e rapidi nel tempo".

 

"Il tentativo di collegare la Grecia all’oro è un’inutile perdita di tempo", scrive a Londra David Govett della Marex Spectron.

 

"I metalli preziosi sono più legati alle dichiarazioni della Fed e agli annunci sul dollaro piuttosto che a qualsiasi altra cosa”, ha concluso. 

 

Osservando il comportamento tecnico dell’oro e i grafici, “i tentativi di rialzo hanno trovato un ostacolo intorno ai 1205$/oz”, ha affermato la Commerzbank. 

 

"L’opinione generale”, afferma una nota tecnica della banca Scotia Mocatta, "è che l'oro rimane debole, con un’eventuale livello di supporto che verrà testato a 1.163 dollari, il minimo di giugno".