L'oro continua a scendere, -7% rispetto al picco delle elezioni americane. Tiene l'argento, +1,5%
Venerdì, 11/11/2016 14:22
L'oro continua a scedere in chiusura di scambi a Londra.
Il prezzo è sceso sotto i 1.235 dollari per oncia, in ribasso del 7% rispetto al picco di oltre 1.321 dollari per oncia toccato appena dopo il risultato delle elezioni americane.
Il prezzo del petrolio è crollato insieme al dollaro.
La sterlina è stata scambiata al picco di un mese contro il dollaro (1,26), mentre il prezzo dell'oro per gli investitori del Regno Unito è sceso sotto il livello di 980 sterline per oncia.
A Shanghai il prezzo dell'oro aveva oscillato del 2,5% durante la notte toccando il minimo di tre settimane, nella prima nazione al mondo per estrazione e consumi.
"Gli investitori in Cina hanno aumentato la domanda", ha affermato James Steel, analista della banca HSBC, "e se l'oro dovesse scendere ulteriormente potremmo assistere ad un ulteriore incremento della domanda".
Il prezzo del rame è salito fino a 6 mila dollari per tonnellata - il picco da metà del 2015 – segnando un incremento settimanale del 19%.
L'argento ha tenuto il guadagno settimanale dell'1,5% rompendo la tipica correlazione con il comportamento dell'oro.
Al contrario dell'oro, oltre il 50% dell'argento viene impiegato nell'industria, in particolare nel settore elettrico, elettronico e nel fotovoltaico per la produzione di energia solare.
Nella giornata di giovedì sono state vendute oltre 13 tonnellate di oro dal fondo SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) nell'ambito di un'operazione di liquidazione da parte degli azionisti.
Il taglio di 13 tonnellate ha rappresentato la più grande riduzione giornaliera dall'inizio del 2016, portando il totale complessivo di oro del fondo a 941 tonnellate.
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