L’oro cade con l’aumento dell’inflazione americana
L’oro è diminuito ai minimi di una settimana a 1.295$/oncia martedì, con i nuovi dati suill’inflazione americana che parlano di un aumento del 2,8% a maggio, il maggiore da inizio 2012.
La Fed domani deciderà sui tassi d’interesse, ed i bond a breve termine sono diminuiti spingendo il profitto a due anni al picco di dieci anni al 2,58%.
In precedenza il prezzo dell’oro aveva avuto una correlazione consistentemente negativa con i rendimenti reali dei titoli di Stato, ma con l’elezione di Trump nel 2016 questa correlazione è diventata positiva.
La correlazione media annuale del prezzo dell’oro in dollari con i rendimenti dei titoli a due anni meno l’inflazione è passata da -0,43, dal 2001 al 2016, al +0,43 in seguito.
Questo significa che l’oro è aumentato e diminuito in correlazione con il reale tasso d’interesse del debito pubblico a breve termine, invertendo la relazione precedente.
La Corea del Sud oggi ha domandato “le reali intenzioni ed il significato” dei commenti di Trump dopo lo storico meeting con il dittatore nord-coreano Kim Jong-un.
Promettendo “impegno e sforzi” per rimuovere le armi nucleari, questo incontro non ha annunciato un programma concreto.
Trump ha poi rimproverato il premier canadese Justin Trudeau per aver affermato che lo stile di negoziazione di Trump, che cerca di imporre dazi su merci straniere per ridurre il deficit commerciale, non lo intimidisce.
“Costerà molto ai cittadini canadesi”, ha dichiarato Trump alla conferenza stampa successiva al meeting di Singapore.
Le Borse asiatiche sono in rialzo, mentre quelle europee sono in stallo durante il picco di tre mesi di Wall Street.
Anche il greggio ha perso terreno, estendendo la ritirata rispetto al picco di tre anni del mese scorso con un -5% fino ad oggi.
Christine Lagarde del FMI ha osservato :”la sityuazione si fa sempre più grigia, con la sfida di Trump al modo in cui il commercio, le relazioni internazionali e le organizzazioni multilaterali hanno sempre funzionato”.