La volatilità dell'oro nel 2009
C'è da aspettarsi volatilità in oro e in tutti gli altri mercati di investimenti durante il 2009...
QUEST'ANNO STIAMO già vedendo dei trend mai visti prima su diversi mercati, compreso quello dell'oro.
Ma allora i mercati non hanno direzioni? Possiamo fidarci dei grafici per capire in che direzione si muoveranno i mercati? Quali principi fondamentali dei mercati fungono da principi affidabili? E soprattutto gli investitori sono in grado di rispondere alle direzioni dettate dagli indicatori fondamentali e tecnici?
Queste domande sono molto più giustificate quest'anno rispetto agli anni passati.
Quello che ci aspettiamo in questa fase iniziale del 2009 è la ricerca di una chiara direzione da parte dei partecipanti sul mercato. Loro dovranno decidere se avremo una deflazione o se questo trend - domanda e prezzi più bassi - cambierà di direzione in seguito agli enormi stimoli monetari da parte delle banche centrali e dei governi in tutto il mondo.
Ben Bernanke et. al. hanno detto chiaro e tondo che faranno "di tutto" per evitare l'inflazione e far ritornare l'economia in rialzo. Noi crediamo che succederà proprio questo, con il rischio di una totale inflazione.
Dopo l'attuale indecisione dei mercati che si sta trasformando in accettazione del nostro futuro finanziario, c'è da aspettarsi che la bolla del mercato obbligazionario scoppi in un futuro molto prossimo, facendo raggiungere alla volatilità dei mercati un livello mai visto. Seguirà una corsa in investimenti soliti e tangibili in parallelo alla perdita di valore della moneta cartacea. Ma i soldi, sotto forma di oro, saranno uno degli investimenti più richiesti. Perché l'oro non può essere inflazionato.
Questa situazione sarà in ogni caso caratterizzata da una grande volatilità. Una volatilità scioccante, persistente e senza limiti. Come fare? L'anno scorso si è verificato un "crollo degli investimenti" che ha tolto qualsiasi certezza ai mercati. Quest'anno abbiamo una scelta relativamente semplice:
- possiamo rifiutarci di investire, ma questo ha il gusto di una sconfitta, oppure
- possiamo far fronte al periodo di investimenti più difficile che abbiamo mai visto in tutta la nostra vita.
Gli investitori devono rimettersi ed affidarsi a conclusioni chiare e praticabili, basate su accurate ricerche. Una volta raggiunti a queste conclusioni, vi si devono affidare come i marinai si affidano agli strumenti di controllo della loro nave, anche in mari tempestosi.
Questi sono alcuni punti che dobbiamo tenere in considerazione:
1) Vi sarà una deflazione globale in futuro? O riteniamo piuttosto che tale deflazione verrà battuta dall'inflazione? Questa conclusione è la base della nostra politica di investimenti per il 2009 e il 2010.
2) In caso di deflazione, il denaro contante vince contro il valore dei normali investimenti. Tuttavia questo lascia l'oro fisico in una posizione intermedia in quanto durante i periodi di deflazione questo metallo è una sicurezza contro l'incertezza e una forma di denaro in tempi estremi. Il suo andamento nei mesi recenti ne è la prova: è sceso un po' ma certamente non quanto le equities o le commodities. Nelle valute deboli in confronto al dollaro l'oro è sceso molto poco e in altre (compreso l'euro e la sterlina inglese) l'oro ha registrato nuovi picchi.
3) In caso di inflazione, il valore degli investimenti sale mentre il valore del denaro scende, trascinando con sè il valore dei risparmi, e le singole persone corrono ad investire i loro risparmi in tutta fretta. Anche in questo caso l'oro si posiziona diversamente rispetto al denaro contante visto che non viene stampato, non ha contropartita, ma rimane lo stesso una forma di denaro. Mentre la bolla immobiliare continuava a salire, l'oro è cresciuto in parallelo quasi ad avvertirci che questa bolla era sul punto di esplodere. Infatti è stato un ottimo porto sicuro rispetto al mercato immobiliare il cui rialzo sembrava non aver mai fine.
Questi tre punti stanno ad indicare che le nostre decisioni di investimenti non devono essere o una cosa o un'altra, ma meglio ancora un posto per entrambi che portano ad un posto sicuro.
Ma la tempesta in cui ci troviamo al momento potrebbe essere la peggiore conosciuta sui mercati moderni, e probabilmente ci rende distratti, incerti e capricciosi, facendoci perdere la presa. Questo ci porta indietro a noi stessi e alla nostra capacità di mantenere la direzione intrapresa. Uno dei modi migliori per farlo è di assicurarci che qualsiasi cambio di direzione sia facilmente raggiungibile e risponda ai nostri standard principali iniziali. Se non riuscissimo a raggiungere questo scopo probabilmente escluderemmo possibili alternative e rimarremmo sulla nostra strada.
Indubbiamente le nostre emozioni ci faranno qualche scherzo e il modo migliore per farvi fronte è decidere come agire. Nei giorni calmi in cui stendiamo il nostro percorso, decidiamo anche cosa fare in momenti di incertezza e impostiamo degli standard per decidere come influiranno sulle nostre decisioni iniziali. In questo modo riusciremo a ridurre la probabilità di farci sopraffare dalle emozioni.
L'errore più grande che gli investitori hanno fatto in periodi finanziariamente catastrofici è stato quello di non tenere conto di cosa succederebbe se i mercati crollassero in maniera inattesa. Se avessero preso in considerazione questo elemento, diversificare sarebbe stato poco vantaggioso o addirittura svantaggioso. Noi dubitiamo che ci sia un investment manager che non abbia modificato la sua politicas di diversificazione e i suoi limiti temporali.
Questa non è stata solo una questione di quantificare un crollo atteso di investimenti, ammesso che il valore del capitale scenda, ma di imporre stretti criteri di diversificazione e limiti temporali per gli investimenti. Non intendiamo dire di limitare il periodo di tempo in cui teniamo i nostri investimenti, bensì di eliminare qualsiasi vincolo di durata minima o massima degli investimenti. Quanti investitori infatti hanno perso buona parte del loro capitale limitando il periodo di performance dei loro investimenti. Quanti di loro hanno perso ingenti somme perché erano costretti a vendere quando i prezzi scendevano?
Chi non è soggetto a leverage ed è in grado di stare a galla durante la tempesta, fino alla fine, può tenersi queste perdite finché non si trasformano in profitti futuri quando lo stimolo globale avrà fatto tornare in profitto i mercati di tutto il mondo? Chi non ha la capacità e il coraggio di mantenere le posizioni durante la tempesta diventerà una vittima? Questo tipo do flessibilità riduce i rischi!
Quando in un periodo di volatilità ci decidiamo per questi valori, ovvero ci decidiamo di comprare oro nel 2009 e nel 2010, possiamo stare tranquilli per il periodo a venire. Infatti in questo modo vengono ridotti i rischi e noi riteniamo che vi sono guadagni da incassare. Ma dobbiamo avere risoluzioni formi e un'atteggiamento deciso per mantenere la calma nelle grandi onde della volatilità a venire.