Oro oggi

La corsa dell'oro non si arresta, balzo dei prezzi in dollari, sterline e euro

I prezzi dell'oro sono saliti in tutte le valute principali in mattinata a Londra, toccando il massimo di 22 mesi in dollari dopo che la Fed Reserve ha mantenuto i tassi di interesse invariati giustificandoo la decisione con un rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro, una bassa inflazione e in attesa di vedere quali possano essere gli effetti del referendum che attende il Regno Unito la prossima settimana.
 
Anche la BOJ (Banca Centrale del Giappone) ha rinviato qualsiasi decisione su ulteriori misure espansive. L'indice Nikkei della Borsa di Tokio è crollato perdendo il 3,05% a quota 15.434,14 punti.
 
Lo yen è salito ai massimi di settembre del 2014 nel mercato delle valute.
 
I mercati azionari europei sono scesi per l'ottava volta in dodici sessioni nel mese di giugno, mentre le materie prime industriali hanno perso lo 0,5%.
 
L'oro ha toccato il prezzo di 1.313$/oz all'inizio degli scambi a Londra, il picco da settembre del 2014, mentre l'argento è salito appena sopra i 17,80$/oz, leggermente al di sotto del massimo di quindici mesi di 18$/oz toccato all'inizio di maggio.
 
L'incremento in euro è stato il più rapido che in qualsiasi altra valuta principale, con un +3,6% in settimana fino adesso per toccare il massimo di tre anni sopra i 1.173€/oz. Anche in dollari australiani il prezzo è andato vicino al massimo di sempre toccato nel 2011.
 
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse invariati e "Brexit è stato uno dei fattori che ha contribuito alla decisione di oggi", ha affermato la Presidente della Fed Janet Yellen durante la conferenza stampa, rispondendo alla domanda in merito alla possibilità che il Regno Unito abbandoni l'Unione Europea.
 
Il prezzo del bene rifugio in sterline è salito sopra le 920£/oz, mentre la sterlina ha perso terreno nel mercato delle valute, venendo scambiata a 1,41 contro il dollaro. L'oro ha guadagnato il 28% dall'inizio del 2016 fino adesso.
 
"Se il Regno Unito dovesse lasciare l'Unione Europea tra una settimana", ha affermato il team delle commodities della ICBC Standard Bank, "ci aspettiamo che il G7 intervenga al fine di stabilizzare il mercato valutario".
 
"Anche se il Regno Unito dovesse rimanere", afferma James Steel della banca HSBC, "l'oro sarebbe ben supportato da altri fattori come ad esempio un numero inferiore di incrementi dei tassi di interesse nel 2016 da parte della Fed rispetto alle attese, il rallentamento della crescita globale e le elezioni presidenziali americane di novembre".
 
Questi fattori potrebbero fornire supporto all'oro a prescidere dal risultato del referendum.
 

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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