Oro oggi

Un punto forte per investitori

Perché gli investitori facoltosi oggigiorno vendendo i loro future sull'oro e comprando oro vero di loro piena proprietà?

di Adrian Ash - BullionVault.it

Poco meno di 12 mesi fa le grosse istituzioni e i grossi investitori finanziari si sono resi conto di non riuscire a convertire in denaro $1,3 miliardi delle loro attività.

Tali attività (obbligazioni garantite da compratori americani di immobili con introiti medio-bassi) sono diventate completamente illiquide. Nessuno le voleva comprare o prendere in prestito, a nessun prezzo. E un'attività che non si riesce a comprare o prestare, vale esattamente zero.

Il risultato? Forse due anni fa sarebbe sembrato frivolo, ma la crisi subprime ha causato il primo assalto agli sportelli di una banca britannica negli ultimi 130 anni, il crollo dei tassi di interesse negli USA e la vendita della quinta banca più grande di Wall Street per solo 16 centesimi per ogni dollaro.

"[Ora] sembra che il sistema finanziario stia lentamente elaborando lo shock dovuto alla crisi subprime", scrive Gillian Tett sul Financial Times. "Le banche ed istituzioni più grandi hanno cancellato quasi £200 miliardi di debiti e raccolto oltre $100 miliardi di capitale per riempire questo buco".

"Le cancellazioni di debiti sono state così ampie che alcuni analisti si aspettano che una parte venga ritrascritta."

La crisi è passata? La chiave principale dell'ansia degli investitori, il prezzo dell'oro, ha perso il 15% da quell'alto storico di metà marzo a fine aprile. Il precedente aumento ha fatto arrivare l'oro da $650 all'oncia nell'agosto 2007 fino a $1.030 il giorno dopo che J.P. Morgan ha comprato Bear Stearns.

La causa di questo balzo dell'oro - e la successiva ricaduta - era la decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse americani. L'oro si è impennato nel momento in cui la Fed ha iniziato con i tagli nell'agosto 2007. E ha rallentato solo quando la Fed ha concesso una pausa alla sua lotta contro il dollaro (anche se temporanea) sette mesi dopo.

Il denaro a tasso ribassato e l'inflazione causati rendono l'oro un investimento attraente. Le banche centrali non possono stamparlo; le banche di investimenti non possono incentivarlo fino a distruggerlo. Ma "oltre ad essere generalmente positiva per i prezzi dell'oro, la crisi creditizia ha portato con sé il rischio della controparte", ha fatto notare Nikos Kavalis dell'agenzia di consulenza GFMS a Londra in una conversazione telefonica con BullionVault la settimana scorsa.

Ecco perché una buona parte dei nuovi investimenti in oro a partire dall'estate scorsa riguardano l'oro fisico, in nome proprio, piuttosto che semplici promesse su carta o accordi creditizi.

"In molti casi gli investitori stanno vendendo le loro posizioni sia di oro non allocato che di derivati in oro, comprando al loro posto oro allocato", spiega Nikos.

"Molte persone super ricche hanno investito in oro fisico, cosa che in buona parte è il risultato di una crisi nei mercati creditizi."

L'oro non allocato è il miglior trucco finanziario (ovvero "innovazione") sul mercato dell'oro. Una semplice scrittura contabile (simile ad un conto bancario, ma senza l'assicurazione del deposito di oro vero e proprio) rappresenta un prestito di un compratore ad un broker.

All'investitore rimane il rischio relativo alla sopravvivenza finanziaria del broker. Ed è stato stimato che oltre il 95% delle compravendite di oro globali ogni giorno avvengono su base "non allocata".

Qual'è il vantaggio dell'oro fisico per il numero crescente di investitori che vogliono avere oro in nome proprio? I future o le opzioni sul'oro comportano un grado di indebitamento per il prezzo dell'oro.

Ma l'indebitamento, ovvero il leverage, non è di nessun vantaggio se la controparte è inadempiente. E per tutti gli investitori l'oro fisico è un tipo di attività altamente desiderata.

Diversi studi hanno confermato che l'oro è visto come un porto sicuro grazie alla sua "mancanza di correlazione" con i titoli di debito negoziabili sul mercato dei capitali quali le equity e le obbligazioni. Il prezzo dell'oro si muove in maniera indipendente sui mercati finanziari globali: né assieme, né in senso opposto. Questa mancanza di correlazione rende l'oro un componente cruciale di un qualsiasi portafoglio diversificato.

Infine l'oro fisico (ma solo se è posseduto in nome proprio) è un'attività unica tra quelle trattabili perché è quasi del tutto esente dal rischio della controparte. È sorprendente vedere quanti investitori - privati e professionali - non comprendono la differenza.

Il possesso del metallo in nome proprio, sotto forma di monete custodite a casa o lingotti custoditi in camere blindate professionali e approvate dal mercato dell'oro, elimina qualsiasi rischio relativo all'insolvenza delle banche e dei broker. Quello che rimane è un'attività fisica altamente liquida che può essere valutata semplicemente guardando il prezzo dell'oro disponibile online e nei giornali.

"Mentre lo shock del subprime sta scemando", continua Giliant Tett nel Financial Times, "il problema è che mentre l'economia americana sta rallentando, vi è una grande probabilità che ben presto l'onda delle insolvenze arriverà dalle grandi aziende e dal debito dei consumatori."

"E più le banche sono obbligate a stringere il credito come conseguenza del subprime e di altre perdite, maggiore è il rischio che questa seconda onda di insolvenze emergerà creando un circolo vizioso."

L'attuale stasi nel prezzo dell'oro indica che un numero minore di investitori oggigiorno sono preoccupati. Ma la settimana scorsa Moody's Investors Service (una delle tre agenzie di rating colpevole di aver permesso alle banche di investimenti di emettere obbligazioni subprime con l'etichetta dei AAA) ha avvertito dell'aumento di fallimenti di obbligazioni di grandi aziende americane. Il tasso di inadempienza delle obbligazioni con rating basso quadruplicherà entro la fine dell'anno arrivando al 4%.

E anche il debito cittadino non naviga in buone acque. I membri del consiglio di Vallejo in California martedì della settimana scorsa hanno votato a favore del fallimento, grazie in buona parte al fatto che "i prezzi delle case a Vallejo e nelle zone circostanti sono scesi del 26% nell'arco di un anno", scrive The Independent. "La città prevedere una perdita di $1,6 milioni dovuta alla diminuzione delle tasse delle vendite di immobili."

E tutto questo mentre - dopo 12 mesi dall'inizio dei problemi di UBS e Bear Stearns - il costo finale del subprime non è ancora conosciuto. Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke l'aveva stimato a $100 miliardi. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel frattempo parla di $945 miliari.

Ma vi sono anche costi nascosti, come scrive Bloomberg questa settimana. Ad esempio State Street, il fund manager istituzionale più grande al mondo, deve affrontare oltre $625 milioni in spese legali visto che quattro agenzie di assicurazione gli hanno fatto causa per aver messo il loro denaro in fondi subprime senza il loro permesso.

Immaginiamo ora che tutto il patrimonio sia al sicuro al di fuori del circuito dei subprime. Una perdita della fiducia in un settore può comunque trasformarsi in una crisi sistematica globale. E il mancato pagamento delle obbligazioni subprime avrebbe dovuto ricordarci che tutto il rischio della controparte rimane in tutto e per tutto vero, indipendentemente da quanto è furbo chi vende prodotti derivati.

Un numero crescente di investitori privati, invece, preferisce avere almeno una parte del proprio capitale investita in un'attività liquida, trattabile e completamente libera dal rischio di inadempienze.

E il valore dell'oro quale punto forte di un portafoglio rimane difficile da battere, anche se il prezzo è sceso del 15% dall'alto storico di metà marzo.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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