Investimenti in oro in crescita del 40% con inflazione e calo dei prezzi
Martedì 6 luglio 2021
Il 2021 secondo solo al 2020 per nuovi investitori in lingotti…
Il calo di prezzi dell’oro più drastico degli ultimi cinque anni è stato colto al balzo dagli investitori privati, scrive Adrian Ash di BullionVault.
La domanda di lingotti d’oro custoditi in sicurezza nei caveau, già raddoppiata da aprile a maggio, è aumentata a giugno di un ulteriore 40.1% per un totale di quasi mezza tonnellata nel corso del mese, grazie agli investitori individuali che hanno toccato nuovi record scegliendo di utilizzare la nostra piattaforma leader nel mercato e le nostre app.
Il prezzo in dollari dell’oro in lingotti da ingrosso è sceso del 7.2% il mese scorso – registrando il calo più drastico dall’elezione di Trump nel 2016 – ma ha registrato cali meno marcati in euro e sterline, rispettivamente del 4.9% e del 5%.
Il calo dei prezzi di giugno è stato meno intenso anche per quanto riguarda la media mensile, scivolando solo dell’1% in dollari a $1834 l’oncia – il prezzo medio mensile di giugno più alto mai registrato.
Inoltre, nonostante un rallentamento nei nuovi acquirenti che hanno aperto un nuovo conto lo scorso mese, la prima metà del 2021 rimane seconda soltanto al record del 2020 per numero di investitori che per la prima volta decidono di investire in lingotti.
La caduta di prezzi di giugno 2021 ha visto il minor numero di venditori del metallo su BullionVault da dicembre 2019, scendendo del 40.1% da maggio.
Al contrario, il numero di coloro che hanno deciso di acquistare oro è salito del 7.1% al livello più alto da marzo, mese in cui il metallo ha raggiunto il prezzo più basso in dieci mesi.
Questi dati hanno portato il Gold Investor Index – un indicatore del sentiment unico nel suo genere, basato esclusivamente sulle attività di trading effettive svolte dai 95.000 clienti di BullionVault, il 90% dei quali basato in Europa occidentale e Nord America – fino a 57.6, la massima degli ultimi quattro mesi.
Una lettura di 50.0 segnalerebbe un perfetto equilibrio tra acquirenti e venditori durante il mese. Il Gold Investor Index ha toccato la massima di nove anni di 65.9 all’inizio della crisi Covid a marzo 2020.
Le riaperture hanno causato nuovi timori nell’inflazione a lungo termine, quindi la domanda di investimenti in oro continua a essere molto forte piuttosto che recedere mentre la crisi Covid vede la sua fine grazie ai vaccini.
Gli usuali aumenti dell’oro in corrispondenza delle cadute dei mercati azionari stimolano inoltre l’interesse dei risparmiatori che desiderano distribuire i rischi, utilizzando questo raro bene fisico come assicurazione nel loro portfolio.
Con una crescita economica ancora instabile e l’inflazione già molto al di sopra dei tassi offerti ai risparmi in contanti, la caduta dei prezzi dell’oro offre agli investitori una via d’ingresso più economica verso una copertura a lungo termine contro una politica monetaria che rimarrà storicamente debole anche nel futuro lontano.
In termini di peso e al netto delle vendite dei clienti, la domanda di lingotti – custoditi in sicurezza nei caveau a scelta dei clienti tra Londra, New York, Singapore, Toronto o la popolare Zurigo – il mese scorso ha raggiunto i 446 kg.
Un numero superiore del 124.5% alla media degli ultimi cinque anni, segnando l’aggiunta mensile più grande dall’agosto 2020, quando il metallo raggiunse il suo record assoluto sopra i $2000 l’oncia.
L’afflusso di giugno ha aumentato lo stock totale posseduto dagli utenti di BullionVault al sedicesimo record mensile consecutivo a 47.7 tonnellate, per un valore di 2.7 miliardi di dollari (1.9 miliardi di sterline, 2.2 miliardi di euro, 297 miliardi di yen) e superiore a quanto sia detenuto dalla maggior parte delle banche centrali nazionali (tranne 49). Uno stock di lingotti di proprietà di investitori privati anche più grande di 119 dei 131 fondi fiduciari ETF sull’oro nei mercati azionari mondiali.
I prezzi dell’argento hanno subito cadute meno importanti di quelle dell’oro a giugno 2021, scendendo del 6.7% da fine maggio in dollari e perdendo l’1.8% sulla media mensile.
Nonostante questo, il prezzo medio mensile dell’argento di $26.98 ha raggiunto il livello più alto per il mese di giugno dal 2012, superiore di quasi il 52.3% allo stesso mese lo scorso anno.
La domanda di argento in peso è stata la più forte in quattro mesi per un totale di 17.7 tonnellate, portando la quantità totale di argento posseduta dai clienti di BullionVault all’undicesimo mese di record consecutivo a 1.219 tonnellate, del valore di 1 miliardo di dollari (728 milioni di sterline, 849 milioni di euro, 111 miliardi di yen).
Il numero di coloro che hanno deciso di vendere argento è diminuito del 41.7% da maggio, toccando il numero più basso da marzo 2020 quando – a causa della crisi Covid che colpì i mercati industriali ed energetici, il metallo grigio fu schiacciato ai livelli più bassi dal Capodanno 2009 sotto i 12 dollari l’oncia.
In confronto, gli acquirenti di argento sono aumentati del 5.3% a giugno, toccando la massima degli ultimi tre mesi.
Questi dati hanno portato il Silver Investor Index alla massima da marzo di 56.2, 3.5 punti al di sopra della media di cinque anni pre-Covid.
Nel complesso il nuovo interesse si è rallentato a giugno, col numero di nuovi utenti BullionVault per la prima volta in calo del 35.9% da maggio e inferiore del 51.1% a quello di giugno 2020, raggiungendo la quota minore registrata a partire da dicembre 2019 alla vigilia della pandemia.
Tuttavia, i primi sei mesi del 2021 hanno comunque stabilito il secondo primo semestre più alto nei sedici anni di attività di BullionVault, secondo solo allo scorso anno e superiore dell’85.3% alla media dei primi semestri dell’ultimo decennio.
Editing e traduzione articolo a cura di Alessia Ceccarelli.