Il “compromesso salomonico” della BCE. Oro ed argento aumentano
L’oro ha nuovamente superato i 1.300$/oncia, ed anche l’argento è al picco di due mesi dopo l’annuncio della Fed riguardo ad un nuovo aumento del tasso d’interesse americano enuovi aumenti durante l’anno.
L’oro in euro è aumentato a 1.113€/oncia, con una retrocessione dell’euro nel mercato delle valute dopo la decisione della BCE riguardo al Quantitative Easing.
Il tetto sui tassi d’interesse dei titoli di Stato, che tiene sotto controllo quanto le casse pubbliche spendono di interessi per ripagare il debito, sta per essere tolto.
La BCE ha acquistato finora circa 345 miliardi in titoli italiani, ed il metodo ha funzionato : se l’Italia pagava il 4,6% del proprio PIL ogni anno in interessi, nel 2018 ne pagherà circa il 3,5%.
Il piano di tapering - o diminuzione - del QE prevede di portare da 30 a 15 miliardi gli acquisti mensili di titoli di Stato tra ottobre e dicembre, ed a zero da gennaio.
La BCE ha inoltre ampliamente rassicurato cu un possibile cambiamento di rotta nel caso i dati economici dovessero peggiorare e un continuo reinvestimento sui titoli in scadenza, per garantire la liquidità. Tuttavia Mario Draghi ha dichiarato che la decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione dell’economia, e nell’ottica di raggiungere gli obiettivi prefissati per l’inflazione, che non sono evitabili. Anche se gli ultimi eventi i Italia hanno scaldato lo spread, il governatore ha invitato a non “drammatizzare i cambiamenti politici”, visto che il “contagio” anti-euro temuto dai mercati non è avvenuto e che lo stesso governo italiano non intende mettere in discussione la moneta unica.
Francoforte non ha quindi deluso le aspettative ed ha mantenuto i tassi d’interesse invariati, il principale allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi al -0,40%.
Il Financial Times ha scritto, citando Carsten Brzeski di Ing, che la decisione di oggi è stata un "compromesso salomonoico tra i falchi e le colombe" , che ha assicurato una data per la fine del QE ma con vaste rassicurazioni sull’intervento centrale.
Wall street ha cancellato un piccolo guadagno e l’ha trasformato in un ribasso dello 0,4% dopo l’annuncio della Fed, la Borsa giapponese ha perso lo 0,9% mentre l’europa ha reagito positivamente all’annuncio della Banca Centrale Europea.
L’argento è a 17,25$/oncia, picco da metà aprile.
Anche se l’argento ha guadagnato il 3% da inizio giugno, iShares Silver Trust (NYSEArca:SLV) ha perso il 1.9%, per un sottostante al minimo di quattro mesi a 9.825 tonnellate. È rimasto stabile SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD).