Oro oggi

GLD e SLV crescono, i retailer di monete non vendono

Il prezzo dell’oro è aumentato durante due sessioni consecutive dopo essere diminuito sotto i 1.310$/oncia martedì, trattenendo una versione molto ridotta del guadagno del 2018 fino ad oggi, in attesa della decisione della Fed di domani riguardo ai tassi d’interesse, cher secondo le aspettative dovrebbe portare al primo rialzo dei quattro di quest’anno.

Le borse mondiali sono rimaste stabili mentre Facebook (Nasda:FB) ieri e caduto del 12%, con l’inchiesta da parte del parlamento inglese riguardo all’abuso da parte di Cambridge Analytica della privacy degli utenti.

L’argento è diminuito di prezzo al minimo dal 22 dicembre, a 16,33$/oncia.

In sterline l’argento è sceso a 11,55£/oncia, il minimo dal referendum sulla brexit, con un aumento della sterlina dopo l’espulsione effettiva dei 23 diplomatici russi.

Il governo inglese è oggi sotto attacco da parte dei pro-brexit che non sostengono l’accordo raggiunto con l’UE, e l’inflazione è diminuita al 2,7% su base annua a febbraio, sempre di meno rispetto al picco di cinque anni e mezzo di novembre al 3,1%. Gli alimentari ed il petrolio hanno influito maggiormente nel rallentamento della crescita.

Martedì tuttavia il prezzo del greggio Brent è salito verso il picco da gennaio, oltre 67,50$ al barile.

I maggiori titoli di Stato sono in ribasso, spingendo il rendimento a dieci anni dei bond americani al 2,88% in tendenza inversa rispetto alla scorsa settimana.

SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) ha segnato la crescita giornaliera maggiore dal 18 gennaio lunedì.

Sulla base di 22 giorni, la quantità del GLD si muove decisamente in senso opposto rispetto al prezzo dell’oro.

Con una correlazione media con la variazione mensile del prezzo dell’oro dall’avvio nel 2003 a fine 2017 di +42 , il sottostante di GLD ha ora un rappporto -17 con il prezzo dell’oro degli ultimi sei mesi.

I dati di fine dicembre mostrano una proporzione del 39,8% di azioni del GLD in mano ad investitori istituzionali, il livello maggiore dal referendum sulla brexit.

“Gli investitori che hanno acquistato e mantenuto l’oro per paura dell’instabilità economica stanno liquidando le posizioni”, ha indicato una recente presentazione di CPM Group, “mentre hanno acquistato gli investitori interessati ad un aumento del prezzo”.

Thomson Reuters GFMS, riportando un mercato delle monete d’oro e piccoli lingotti da investimento in estrema difficoltà negli Stati Uniti, ha scritto “Alcuni credono che la moneta US Mint sia stata una vittima del proprio successo, ed ogni moneta venduta nel periodo di gloria della crisi finanziaria è stata di fatto una vite d’oro nella sua bara”.

“Senza esagerare, è chiaro che il retail nordamericano non vuole assorbire nuovo metallo...molto trading si è spostato sul mercato secondario, dove gli sconti rispetto alle nuove produzioni sono diminuiti”.

Per quanto riguarda l’argento, “I grossisti sono inondati di inventario”, secondo Asset Strategies International, distributore storico di monete.

In contrasto, iShares Silver Trust (NYSEArca:SLV) è cresciuto dell’1,8% mentre il prezzo dell’argento ha subito una contrazione dell’8% rispetto al picco di quattro mesi di fine gennaio, con un sottostante fisico aumentato di quasi 200 tonnellate.

SLV alla chiusura di lunedì era ad un livello di 9.942 tonnellate, picco da metà dicembre, quando il prezzo è diminuito sotto i 16$/oncia.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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