"Fuoco di paglia" delle tensioni geopolitiche porta l'oro al picco storico
Dopo il picco di sette anni di ieri, l'oro ha perso quasi 10$ quest'oggi, tra nuove allarmanti notizie sul Coronavirus e borse stabili.
Le Borse mondiali hanno chiuso lunedì il 2,5% al di sotto del picco storico della scorsa settimana, nell'indice MSCI all-countries.
In euro, l'oro è a 5€ dal massimo di sempre di ieri a 1.436€/oncia.
In sterline, l'oro è salito al picco di tre settimane a 1.216£ l'oncia, -5% rispetto al massimo di settembre. Boris Johnson ha pubblicamente rifiutato di adempiere alla richiesta americana di non permettere la strumentazione Huawei nella rete 5G inglese.
"La Brexit non andrà via", ha detto il negoziatore della sponda europea Michel Barnier la scorsa notte, indicando che anche con la scadenza tra quattro giorni, i negoziati non termineranno entro l'anno.
"L'incertezza sulla crescita globale ed il Coronavirus rimangono, ma l'oro sta subendo delle vendite a profitto", ha indicato a Reuters l'analista di Anand Rathi Shares, Jigar Trivedi.
Il primo fixing di lunedì del prezzo dell'oro è stato a 1.583,45$/oncia, mezzo dollaro sopra il picco di sette anni di inizio gennaio dopo i missili iraniani sulle basi americane.
Poco più di 4 anni dopo il minimo di 1.050$/oncia a dicembre 2015, il metallo ha recuperato due terzi della caduta di 825$ dal picco assoluto a 1.825$/oncia.
Una nota di Heraeus di oggi dice che "le reazioni del prezzo agli eventi geopolitici è un fuoco di paglia", ma le tensioni in Medio Oriente, il peggioramento delle dispute commerciali e le elezioni americane del 2020 potrebbero supportare una "domanda del bene rifugio" e costituire uno "sfondo di supporto" per il metallo giallo.