Oro oggi

Chi salverà l'America?

Sette fattori fondamentali per riconoscere la crisi

Di Porter Stansberry - Daily Wealth

I DEBITI ACCUMULATI dalle democrazie Occidentali sopraffaranno le economie e porteranno alla fine del regime attuale dominato dal dollaro. È quello che noi chiamiamo "la fine dell’America", che avrà conseguenza inevitabili sullo standard di vita degli occidentali e sul ruolo dominante degli USA nel mondo.

La domanda più frequente, quando parlo di queste faccende al pubblico americano, è: “Quando inizierà la crisi?” Una domanda tale presuppone che siamo autorizzati ad ignorare il collasso dell’industria automobilistica, la distruzione delle investment banks e l’amministrazione controllata delle due più importanti compagnie di mutui USA, Fannie Mae and Freddie Mac, e la più grande compagnia di assicurazioni del mondo, la AIG.

Pensare che la crisi debba ancora arrivare significa ignorare la situazione del mercato immobiliare, o i prezzi di materie prime strategiche quali litio, rame, petrolio, carbone e grano, che crescono a dismisura nonostante la moribonda economia americana. Significa ignorare quello che sta accadendo al valore del dollaro, mentre l’argento si compravende attorno ai $30 e l’oro ai $1300 all’oncia, secondo un aumento del 100% in tre anni.

Cosa ancora deve ancora accadere prima che la crisi sia visibile a occhio nudo?Quanto ancora deve aumentare il prezzo del gas? Quanto il prezzo dell’oro e dell’argento? Quante altre banche devono fallire?

La seguente è una lista di sette fattori fondamentali che ritengo porteranno inevitabilmente alla “fine dell’America”, ovvero alla fine dello standard internazionale legato al dollaro.

1.    Il prezzo dell’oro è salito per dieci anni consecutivi
Nessun altro mercato è mai salito per dieci anni consecutivi. È un’anomalia storica, e significa che c’è qualcosa che non va nella valuta di riserva mondiale, il dollaro. I mercati, se lasciati a trovare il proprio equilibrio, fluttuano in maniera naturale. L’oro non sta fluttuando e il prezzo costantemente in ascesa prova che qualcosa di anomalo sta accadendo al nostro denaro.

2.    I deficit dei governi sono incontrollabili
Il deficit annuo degli USA ormai supera di routine i $1.000 miliardi. Tale cifra fu superata per la prima volta nel 2008: il governo spiegò che fu una conseguenza della crisi finanziaria. Eppure il deficit nel 2009 e poi nel 2010 ha nuovamente superato quella cifra. Nè la situazione migliorerà nel 2011. Il debito nazionale ha raddoppiato dal 2005, e gli USA hanno preso in prestito più denaro negli ultimi 5 anni che nel’intero corso della loro storia.

3.    Per quanto il Tesoro aumenti le entrate derivanti dalle tasse, non basteranno per ripagare i debiti
I deficit annuali sono ormai completamente slegati dalle tasse. Le entrate in totale dello scorso anno sono state di $1.100 miliardi, e nonostante ciò il debito nazionale ha toccato di $1.300 miliardi. Anche se si raddoppiassero le tasse, avremmo comunque un residuo di $200 milioni.
 
4.    Interessi di gruppi particolari svuotano le riserve del Tesoro
Le spese legate a gruppi particolari monopolizzano le spese del Tesoro: $200 miliardi all’anno per le pensioni federali, $45 miliardi sul welfare. Tali spese, che si sommano ai $700 miliardi per la difesa, eccedono le entrate e non lasciano fondi per pagare i $200 miliardi di interessi sul debito, i servizi indispensabili che il governo deve fornire tra cui servizi sociali e assistenza medica.

5.    Gli USA stampano denaro, proprio come le "repubbliche delle banane" di cui ci si faceva beffe in passato
Per supportare le spese del governo la Federal Reserve compra continuamente il debito del paese. Questo processo è chiamato monetizzazione del debito, o più semplicemente stampare denaro. Il problema non è solo la crescente base monetaria e quindi il pericolo di inflazione, ma anche la perdita di fiducia nella FED e nel dollaro che causeranno gravi conseguenze per la nostra economia.

6.    Il livello insostenibile del debito privato
Il debito privato totale degli Stati Uniti è più di $55.000 miliardi, ovvero $681.165 per nucleo familiare. Non c’è modo alcuno per ripagare un tale debito utilizzando il reddito della famiglia media americana, che è poco più di $50.000 all’anno. Ripagare soltanto gli interessi (su un tasso del 5%) significherebbe $34.000 a famiglia per anno. Il debito totale nell’economia americana non è sostenibile e non può essere finanziato stampando nuove quantità di denaro.

7.    Si concedono nuovi prestiti, anche a cattivi pagatori
Nonostante sia evidente che l’economia americana giaccia sotto il peso di troppi debiti, sia il debito pubblico che quello privato sono aumentati durante il 2010. In tutto, più di $3.000 miliardi sono stati concessi in prestito alle aziende, somma record per il secondo anno consecutivo.

Anche l’emissione di bond ha toccato un nuovo record. Nel 2010, sono stati emessi bond ad altro rischio per $287 miliardi. L’altro record era del 2009, per $167 miliardi. L’economia USA è ormai così distorta da non poter funzionare senza nuovi e più larghi prestiti.

Considerati questi dati, sembra difficile non capire che la situazione non è sana e non può durare a lungo. Quando mi viene chiesto quando inizierà la crisi, ribatto con un’altra domanda: dove è possibile comprare oro e argento fisico al miglior prezzo, così da proteggere i risparmi della mia famiglia?

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Porter Stansberry è fondatore ed editore di Stansberry & Associates Investment Research, una casa editrice di Baltimora a carattere esclusivamente finanziario. È anche autore del Porter Stansberry's Investment Advisory.

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