Oro oggi

Compravendite limitate, unica eccezione la Cina

Il prezzo dell’oro lunedì mattina al mercato di Londra è rimbalzato dal livello minimo di quasi quattro settimane a $1280 all’oncia mentre i mercati azionari europei andavano in rialzo.
 
I principali bond governativi sono saliti dopo le forti vendite di venerdì avvenute dopo la divulgazione dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti.
 
Le compravendite di oro in India e a Dubai sono rimaste limitate durante la notte, secondo i dealer, dopo che i prezzi dell’oro avevano chiuso la settimana con un ribasso del 2,5%.
 
Gli scambi di oro al Shanghai Gold Exchange, invece, sono stati i più forti delle ultime tre settimane.
 
Il prezzo di Shanghai, che è sceso all’inizio del mese al di sotto del prezzo di riferimento di Londra per la prima volta nel 2013, è salito oggi ad un premio di quasi $5 all’oncia.
 
“Il trend per la domanda è stato molto positivo” scrive Bloomberg citando Philip Klapwijk, ex analista di Thomson Reuters GMFS e ora CEO di una nuova azienda di consulenza con sede ad Hong Kong, la Precious Metals Insights. Klapwijk ha dichiarato che la scorsa settimana, contestualmente all’aumento degli acquisti di oro in Cina, la Banca Centrale della Cina ha probabilmente acquistato 300 tonnellate solo nei primi 6 mesi del 2013.
 
“È molto probabile” concorda il report settimanale del gruppo di raffinazione Heraeus, “che la Cina supererà l’India come primo mercato al mondo per l’acquisto di oro da parte dei privati.”
 
“La domanda però è leggermente in calo, e a questi livelli non ci attendiamo un trend sostenibile.”
 
Gli ultimi dati dal CFTC, organismo regolatore del Comex, ha indicato che i trader speculativi hanno aumentato i contratti ribassisti e tagliato quelli rialzisti, secondo i dati delle posizioni aperte in futures e opzioni nella settimana terminata lo scorso martedì.
 
In tutto, la cosidetta posizione speculativa netta, che misura il rapporto tra contratti bullish e bearish dei trader non dell’industria, è crollato del 12% per un totale di 372 tonnellate.
 
Tale dato si paragona alla media di 5 anni che è di 675 tonnellate.
 
“Tali dati sono comunque già superati” si legge in una nota di ANZ, “visto che si riferiscono alla settimana antecedente al dati sull’occupazione e sul PIL degli Stati Uniti che sono stati molto migliori delle aspettative.”
 
“Indicano comunque che i livelli sopra i $1340 all’oncia sono visti come buoni livelli per alleggerire le posizioni lunghe e aprire contratti short.”
 
“I gestori di fondi istituzionali” concorda Commerzbank, “si sono in qualche modo ritirati di nuovo dal mercato dell’oro, dopo aver espanso le posizioni lunghe nelle due settimane precedenti.”
 
“In altre parole, la caduta del prezzo prima della diffusione dei dati USA era sopratutto guidata dagli investitori speculativi, così come il rialzo del prezzo avvenuto prima.”
 
Il deficit commerciale in India, di cui tradizionalmente sono ritenute responsabili le importazioni di oro, è nel frattempo salito lo scorso mese rispetto a settembre, ma è stato quasi la metà del livello di ottobre 2012, mentre le importazioni di oro e argento sono crollate di quattro quinti anno su anno all’equivalente di $1,3 miliardi.
 
L’organismo più importante in India per il commercio dell’oro, la Bombay Bullion Association, ha dichiarato durante il fine settimana che pianifica di inserirsi nel mercato come partecipante, lanciando un ETF e producendo piccole unità per investire in oro.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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