"Calda" occupazione americana, la “guerra commerciale” colpisce lo yen
L’oro è scivolato contro il dollaro in ribasso mercoledì, perdendo 10$/oncia mentre continuano le conseguenze dell’annunciata “guerra commerciale”di Trump. Il consulente economico del presidente, Gary Cohn, si è dimesso.
“Per il presidente l’uscita di Cohn è probabilmente un sollievo, e non farà che rafforzare le sue idee protezionistiche”, ha osservato Edward Alden del Consiglio sulle Relazioni Estere.
Nuovi dati hanno mostrato ordini industriali più ridotti del previsto a gennaio, mentre i dati dell’ADP, azienda fornitrice delle buste paga nel settore privato, hanno mostrato più nuovi impieghi rispetto alle previsioni a febbraio, con una correzione al rialzo anche delle stime di gennaio.
“Il mercato del lavoro americano è caldo e rischia di surriscaldasi ... conl’aumento della spesa del governo ed i tagli alle tasse”, ha dichiarato l’economista Mark Zandi di Moody’s.
Il prezzo dei maggiori titoli di Stato è salito, spingendo in basso i tassi d’interesse.
Le equity europee sono rimaste stabili, mentre le Borse asiatiche hanno chiuso segnando un -1%.
L’Australia, secondo paese al mondo per le estrazioni aurifere, ha raggiunto un nuovo record delle estrazioni nel 2018, secondo i dati di Subiton Associates.
Gli indicatori economici giapponesi di febbraio sono scesi al minimo di otto mesi, con una rapida caduta paragonabile a quella dello tsunami e disastro nucleare del 2011.
“In Asia il prezzo dell’oro all’apertura era maggiore di 4$, mentre il cambio del dollaro in yen è caduto sotto i 106¥”, secondo una nota di MKS Pamp.
Il Presidente Haruhiko Kuroda della Bank of Japan la scorsa settimana ha accennato che il governo potrebbe essere in procinto di tagliare l’ingente alleggerimento quantitativo , “ma la Banca Centrale ha molto interesse nel mantenere basso lo yen”, ha riportato Bloomberg oggi, indicando come “i guadagni aziendalinin Giappone sono ciclici ed uno yen in rialzo potrebbe far cadere le Borse, deprimere i consumi e causare deflazione”.
La Bank of Japan annuncerà le politiche monetarie questo venerdì.
“Il prezzo dell’oro ha toccato i 1.340$/oncia un paio di volte durante la mattinata in Asia, ma è diminuito durante le vendite in Cina”, continua MKS Pamp.
“Ci aspettiamo più domanda verso i 1.320-25$/oncia”.
Le riserve auree cinesi non sono aumentate il mese scorso, ed il valore in dollari è diminuito del 2%.
“Le riserve totali della Banca Centrale Cinese in valuta estera sono diminuite a 3.134 bilioni, 27 bilioni in meno in questa prima diminuzione in tredici mesi, mentre il dollaro è aumentato di valore a febbraio.
I dati sul commercio cinese usciranno domani.
“L’amministrazione di Trump sta giocando pesante con la Cina”, scrive il South China Morning Post, indicando che il numero di ufficiali della delegazione commerciale di Pechino a Washington dello scorso mese era solo un quarto rispetto ai numeri dei piani originali, a causa delle obiezioni della Casa Bianca.
“La Cina sta imparando a proprie spese che questa amministrazione non è il facile avversario che si aspettava”, scrive Bloomberg citando Eswar Prasad, ex specialista di IMF China.
“Potrebbe essere costretta a sostanziali concessioni per mantenere una relazione economica bilaterale”.
Le esportazioni francesi sono cadute a gennaio, peggiorando il passivo della bilancia commerciale della seconda economia europea.
Secondo l’istituto di credito Halifax infine, l’aumento dei prezzi del settore immobiliare inglese è stato il minimo di cinque anni a febbraio.