Oro oggi

QE3: questa volta è permanente

Gli elementi che hanno caratterizzato il bull dell’oro non mostrano segni di cambiamento

Di Ben Traynor - BullionVault

DOPO MESI DI ATTESE non soddisfatte la Federal Reserve finalmente l’ha fatto: Ben Bernanke ha annunciato un altro round di acquisto di bond.

Il così tanto discusso terzo round di quantitative easing(QE3) è finalmente una realtà. Questa volta è inoltre permanente, o per lo meno di durata indeterminata.

Ecco i dettagli dell’operazione:

-    La Fed comprerà $40 miliardi al mese di titoli legati ai mutui. Questa politica continuerà a tempo indeterminato, a seconda della situazione dell’economia

-    La Fed continuerà con Operation Twist, mirata ad abbassare i rendimenti dei Treasury a lungo termine, fino alla fine dell’anno, continuando nel frattempo a rinnovare i titoli in scadenza

-    I tassi di interesse rimarranno invariati fino ad almeno metà 2015

Come avevano previsto in tanti, subito dopo l’annuncio l’oro è andato in rally. Al fixing di Londra di venerdì mattina il prezzo dell’oro in euro ha stabilito un nuovo record assoluto oltre i €1359 all’oncia. In termini di dollaro invece, l’oro non è riuscito a toccare i massimi di quest’anno realizzati a febbraio.

A parte le cifre , quali considerazioni facciamo alla luce della decisione della Fed?

Prima di tutto la mossa di ieri mostra che la Federal Reserve ha forti preoccupazioni relativamente all’economia statunitense, specialmente per quanto riguarda la disoccupazione. Bernanke ha dichiarato che la Fed continuerà il programma di acquisto degli asset fino a quando vedrà “un miglioramento stabile nel mercato del lavoro”.

Un altro elemento da tenere in considerazione è che la Fed sta considerando il target per l’inflazione al 2% come simmetrico, come fa la Banca d’Inghilterra, piuttosto che come limite massimo, al modo della Banca Centrale Europea.

“Le tensioni nei mercati finanziari globali continuano a porre notevoli rischi per quanto riguarda la prospettiva economica” si legge nella dichiarazione ufficiale del Federal Open Market Committee.

“Il comitato ha inoltre anticipato che l’inflazione sul medio periodo scenderà al livello richiesto del 2% o oltre.”

La Fed sembra ripetere la cantilena già usata dalla Banca d’Inghilterra, che ha ripetutamente parlato dei rischi che l’inflazione possa scendere sotto il livello richiesto “sul medio termine”, utilizzando questa argomentazione per giustificare le estensioni della politica di espansione anche quando l’inflazione è decisamente sopra il target.

Nella sua rubrica sul New York Times, Paul Krugman ha salutato l’annuncio di ieri come se la Fed cerchi di “promettere in maniera credibile che sarà irresponsabile” come un modo di sollevare le aspettative di inflazione, qualcosa che già aveva auspicato per il Giappone degli anni ‘90.

Se questo è davvero l’obiettivo della Fed, potrebbe essere un errore di calcolo pericoloso. Le aspettative di un’inflazione più alta, una volta che si verificano, sono molto difficili da estirpare. È bene quindi fare attenzione a cosa si desidera, come si suol dire.

Eppure, un’altra cosa di cui ci siamo resi conto è che i tassi di interesse negativi dureranno ancora per un po’. Lo ha dichiarato la Fed: si aspetta che i tassi di interesse rimaranno vicino allo zero per almeno tre anni, mentre allo stesso tempo un calo dell’inflazione sotto il 2% è una cosa che sarebbe meglio evitare.

Le notizie non sono ottime per coloro che hanno i risparmi conservati in banca, e che soffrono già da molti anni perché gli interessi pagati sono al di sotto dell’inflazione.

Questa tendenza non sembra volta a cambiare se non nel cosidetto “lungo termine”.

Questo ci ricorda la famosa citazione di Keynes: “Il lungo termine è una guida inaffidabile per gli affari di oggi. Nel lungo termine siamo tutti morti.”

Potrebbe anche darsi, ma sembrerebbe che nel medio termine saremo tutti sul lastrico.

Tornando all’oro, i recenti sviluppi sembrano suggerire che la situazione che ha portato l’oro a moltiplicare per più di sei volte il proprio valore in dieci anni sussiste ancora: interessi reali negativi e innalzamento della liquidità globale. Prima la Banca Centrale Europea ha annunciato che comprerà bond “senza limiti prestabiliti”. Poi la Fed, responsabile della valuta che è la prima riserva mondiale, ha preso un impegno simile e anche questa volta senza scadenza.

Sembra ci vorrà ancora tempo prima che la corrente cambi direzione...

Laureato in economia a Cambridge, già giornalista per la Fleet Street Letter ed esperto di economia monetaria, Ben Traynor fa parte del team di ricerca di BullionVault.

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