Domanda d’argento: il fotovoltaico
In che modo il fotovoltaico ha modificato il mercato dell'argento?
Di Miguel Perez-Santalla - BullionVault
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SECONDO IL CPM GROUP di New York, l’industria del fotovoltaico non ha cominciato ad evidenziarsi nei grafici dell’argento fino al 2000, quando si consumarono approssimativamente un milione di once.
Si tratta di appena un batter d’ali nel grafico che indica il consumo di argento. In effetti se paragonata al settore industriale più piccolo tra quelli principali (ovvero l’industria dell’elettronica), i volumi di consumo erano meno di un decimo.
Non ci si aspettava che questa industria sarebbe diventata un player importante nel mercato dell’argento per molti anni a venire. Non fu che nel 2008 che l’industria raggiunse volumi di un certa importanza, avendo consumato quasi 19 milioni di once.
Il cambiamento fondamentale fu dato dal fatto che in tutto il mondo i governi cominciarono a concedere sussidi in modo da sviluppare l’utilizzo dell’energia solare.
La Germania fece il primo passo seguito poi da altre nazioni europee, Italia compresa. Il consumo d’argento in tale industria divenne di importanza cruciale quando furono gli Stati Uniti a iniziare ad offrire tali sussidi.
L’industria fotovoltaica in alcune nazioni divenne un settore molto importante, e la crisi globale dell’economia ha avuto delle conseguenze in molti paesi. Il settore del fotovoltaico in Spagna per esempio subì perdite economiche tremende quando lo stato interruppe i sussidi. La crisi più in generale è stata una delle preoccupazioni maggiori per le aziende coinvolte nel settore dell’energia solare.
Più o meno nello stesso momento in cui gli Stati Uniti cominciarono a offrire sussidi all’industria, chi vendeva o produceva celle solari era pronto ad approfittare del supporto della maggiore economia mondiale. A questo punto la domanda d’argento per la pasta fotovoltaica necessaria a produrre celle solari iniziò a crescere ad un ritmo rapido.
L’ultimo trimestre del 2009 la domanda d’argento dal settore fotovoltaico esplose, crescendo a un ritmo del 50% rispetto all’anno precedente, e riproducendo lo stesso ritmo di crescita nel 2011. Fu il momento in cui il prezzo dell’argento cominciava a crescere in modo impressionante.
Era questa nuova domanda a guidare il prezzo dell’argento? La risposta, in breve, è: no. Sfortunatamente per quell’industria il momento non sarebbe potuto essere peggiore: il prezzo dell’argento cominciò a muoversi bruscamente nel momento più alto della domanda, aumentando in questo modo il costo di produzione del prodotto finito.
Poiché tale industria necessita di un tipo specifico di argento 999.9 e i volumi necessari non erano immediatamente disponibili, ci fu una sorta di interruzione sul mercato. In pochi mesi il mercato dei futures sull’argento al Comex andò in backwardation.
Di norma quando la fornitura non è a rischio, il prezzo dei future è più alto del prezzo corrente per consegna immediata. Poiché serviva una qualità specifica, molti dei lingotti fisici al Comex venivano rimossi alla ricerca di quelli 999.9 di argento fino.
Uno dei più importanti produttori d’argento nel mondo, la messicana Met-Mex Penoles, era nota per produrre lingotti della qualità specifica e aveva introdotto grandi quantità sul mercato. Questo portò quindi ai prelievi importanti ai quali abbiamo assistito.
Durante questo periodo di tempo molti commentatori del mercato ipotizzavano una scarsità di argento fisico. In realtà c’era argento del tipo 999.0 in abbondanza, e la carenza di monete e lingottini era dovuta a difficoltà nella fase della distribuzione, non dalla domanda d’argento da parte dell’industria del fotovoltaico.
A causa della coincidenza del rialzo del prezzo e della domanda simultanea dall’industria del fotovoltaico molti altri commentatori attribuirono il primo alla seconda. Osservando però da vicino la domanda da parte dell’industria del fotovoltaico insieme al declino dell’industria della fotografia durante lo stesso periodo si noterà che la domanda del fotovoltaico ha riempito il buco lasciato dal mercato delle pellicole fotografiche.
I produttori d’argento sono piuttosto soddisfatti dell’ingresso dell’industria del fotovoltaico nel mercato, anche se nel futuro prossimo non sembra che saranno in grado di raggiungere la capacità di consumo che fu raggiunta dall’industria fotografica.
Nonostante l’industria del fotovoltaico sia piuttosto giovane, a causa del rialzo del prezzo si è cercato per quanto possibile di sostituire l’argento nella produzione. Al massimo del consumo nel 2011, l’industria raggiunse appena il 19% del consumo massimo del settore fotografico nel 2000. Aggiungiamo a ciò il fatto che i sussidi governativi si stanno riducendo, e si capisce che ci vorrà del tempo prima che l’industria diventi un elemento in grado di salvare il mercato dell’argento.
L’argento ha molti usi industriali e le sue proprietà si prestano costantemente a nuove scoperte. Con prezzi inferiori, il consumo dell’argento per utilizzo industriale rimarrà stabile o comincerà a crescere. I prezzi alti però a volte sono un elemento di svantaggio per l’utilizzo del metallo.
Insomma: i fondamentali dell’argento, per quanto importanti, non sono stati il driver principale del prezzo negli ultimi 10 anni. È stata la domanda da parte degli investitori che ha riempito il gap lasciato dall’abbandono dell’industria fotografica.
Nel prossimo articolo esamineremo chi sono i principali consumatori di argento e cosa si prospetta per il futuro.