Oro: report settimanale del 11/05/12
Di Ben Traynor – BullionVault
L'ORO HA AVUTO UN CALO per la seconda settimana di seguito, scendendo al di sotto dei $1600 all’oncia per la prima volta da inizio gennaio.
Il fixing pomeridiano di venerdì è stato $1583 all’oncia, meno 3,7% rispetto alla settimana precedente.
Anche l’argento ha avuto una forte perdita questa settimana, che è stata la terza di seguito durante la quale il metallo bianco è andato in perdita.
Il fixing dell’argento di venerdì è stato $28,58 all’oncia, il più basso del 2012 e una perdita del 4,4% rispetto alla settimana precedente.
La Banca Centrale Indiana nel frattempo ha ordinato agli esportatori di convertire in rupie il 50% delle riserve in valuta straniera nel tentativo di supportare la valuta. A giudicare dai volumi di trading di venerdì l’appello è rimasto inascoltato.
La rupia ha perso il 19% del suo valore contro il dollaro dall’inizio dell’anno. La debolezza della valuta ha mantenuto il prezzo dell’oro a livelli da record nonostante il prezzo sia in calo nei mercati internazionali. Questo elemento ha influito sulla domanda in una nazione che storicamente detiene il record della richiesta di oro fisico.
Per quanto riguarda i mercati valutari, l’euro è scivolato contro il dollaro, toccando il livello minimo dal 23 gennaio.
Misurati contro il dollaro, sia l’oro che l’euro sono tornati a prezzi inferiori a quelli del 25 gennaio. In quel giorno la Federal Reserve pubblicò le previsioni sui tassi di interesse, annunciando che sarebbero rimasti vicino allo zero fino al 2014.
Da allora i dati economici sono però stati migliori delle previsioni. Tale fatto, così come la rinnovata crisi in Europa, ha rafforzato il dollaro. Il peso del dollaro nei mercati valutari ha influenzato negativamente sul prezzo dell’oro, e la tendenza potrebbe rimanere inalterata ancora per un po’.
Il venerdì la Commodity Futures Trading Commission pubblica il report degli impegni di trading, che indica il numero di posizioni long e short aperte alla chiusura del Comex del giovedì, dando un’indicazione di come la parte speculativa del mercato ha reagito alla recente debolezza del prezzo.
La prossima settimana ci saranno da tenere d’occhio i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e i verbali del meeting della Fed di Aprile.