Oro: report settimanale del 04/05/12
Di Ben Traynor – BullionVault
NONOSTANTE IL RALLY di venerdì pomeriggio, avvenuto dopo la divulgazione dei nonfarm payrolls, l’oro ha chiuso la settimana ad un prezzo inferiore rispetto all’inizio della stessa.
Il fixing pomeridiano di venerdì è stato fermato infatti a $1.643, un calo dell’1,2% rispetto al fixing della settimana precedente.
L’oro ha ribaltato i guadagni dei precedenti sette giorni, non allontanandosi però dall’andamento del mese scorso.
Valutando l’andamento annuale, l’oro è praticamente nello stesso punto in cui era ad inizio 2012. La giornata di lunedì ha fornito un altro dato: per il terzo mese consecutivo il prezzo dell’oro valutato in dollari è risultato in calo rispetto al mese precedente. È la prima volta che accade dopo oltre dieci anni.
Nel frattempo, il prezzo dell’oro in rupie ha toccato un nuovo record storico, causato più che altro dalla debolezza della moneta Indiana contro il dollaro. I dealer indiani hanno dichiarato che l’aumento dei prezzi ha influito negativamente sulla richiesta d’oro.
Le stime indicano che l’India abbia importato dalle 30 alle 35 tonnellate d’oro ad aprile, un calo di due terzi rispetto allo stesso mese del 2011, secondo i dati della Bombay Bullion Association.
L’argento ha avuto un calo per la seconda settimana consecutiva.
Il fixing di venerdì è stato $29,90, il 4% in meno rispetto al venerdì precedente, e il primo sotto i $30 dollari dal 16 gennaio.
Dagli Stati Uniti, il dato delle nonfarm payrolls, 115.000 nuovi posti di lavoro nel mese di aprile, sono stati significativamente inferiori rispetto alle previsioni. Il dato è inferiore anche ai 150.000 / 200.000, il numero di nuovi posti di lavoro che il presidente della Fed, Ben Bernanke, ritiene debbano essere creati ogni mese.
Durante la giornata di giovedì, la Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i tassi di interesse. Draghi, governatore della BCE, ha posto l’enfasi sull’importanza della stabilità dei prezzi al fine di promuovere la crescita economica. Eppure, alcuni analisti hanno cominciato a ipotizzare che la BCE durante il meeting del prossimo mese potrebbe abbassare il tasso di interesse.
La prossima settimana ci saranno da tenere d’occhio le decisioni di politica monetaria della Bank of England, e i dati sull’inflazione dalla Cina.