Oro oggi

Oro: report settimanale del 18/05/12

Di Ben Traynor – BullionVault

UNA SETTIMANA A DOPPIA FACCIA per l’oro e l’argento. L’oro ha visto perdite notevoli lunedì e martedì, e mercoledì il prezzo ha raggiunto il meno 3% rispetto alla chiusura di venerdì.

Giovedì l’oro è scattato in avanti durante le ore di trading degli Stati Uniti. Il rally è continuato venerdì mattina a Londra, per finire la settimana al rialzo.
Il fixing di venerdì pomeriggio è stato $1589 all’oncia, un rialzo dello 0,4% rispetto a quello della settimana precedente.

Così come l’oro, anche l’argento ha visto delle perdite ad inizio settimana, per poi cambiare segno senza però recuperare in toto sulle perdite, come invece ha fatto l’oro.

Il fixing di venerdì è stato $28.48, meno 10 centesimi rispetto alla settimana precedente.

La crisi in Europa ha continuato a tenere banco questa settimana. È stato confermato che la Spagna è in recessione: il debito costa sempre di più e 16 banche sono state declassate dalle agenzie di rating. Nel frattempo la Grecia ha un governo ad interim in attesa di nuove elezioni fissate per il 17 giugno.  

Mercoledì sono stati diffusi i verbali del meeting della Fed del mese scorso, dai quali traspare preoccupazione rispetto al fatto che la crisi in Europa potrebbe avere un impatto negativo nell’economia americana.

Il tono è sicuramente meno ottimistico rispetto a quello degli altri verbali di quest’anno. Si è inoltre accennato al fatto che ulteriori misure di politica monetaria potrebbero essere necessarie se il momento favorevole degli Stati Uniti dovesse non durare, cosa che lascia intuire che il prossimo round di QE potrebbe essere più vicino di quanto previsto.

Giovedì il World Gold Council ha pubblicato il report trimestrale Gold Demand Trends. La domanda di oro da investimento, che include lingotti, monete e ETF, è aumentata del 13% nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2011. In dollari, l’aumento è stato del 38%.

Il report indica anche che la Cina è diventata la fonte maggiore di richiesta per il secondo trimestre consecutivo. In particolare la Cina ha superato l’India, sfavorita dalla svalutazione della rupia e dall’aumento delle tasse di importazione.
L’evento di maggior rilievo durante i prossimi sette giorni è il G8 a Camp David, che vedrà la partecipazione del nuovo presidente francese, Francois Hollande.

Laureato in economia a Cambridge, già giornalista per la Fleet Street Letter ed esperto di economia monetaria, Ben Traynor fa parte del team di ricerca di BullionVault.

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