Oro oggi

Oro: report settimanale

Dati e indicazioni sul movimento settimanale del prezzo dell'oro

Di Ben Traynor - BullionVault

VENERDI 9 MARZO è stata una giornata strana per l’oro, caratterizzata da una forte flessione del prezzo causata dai dati sulle US nonfarm payroll, che hanno leggermente superato le attese. L’oro ha poi recuperato la perdita dopo che l’agenzia di rating Fitch ha annunciato l’ennesimo downgrade nei confronti della Grecia, portandola al livello di Restricted Default, meno di 24 ore dopo che Atene aveva annunciato l’accordo sui bond swap con la maggior parte dei creditori.

Atene ha confermato giovedì che intende portare avanti delle cause collettive per costringere i pochi creditori residui ad aggiungersi all’accordo. L’annuncio di Fitch è giunto mentre l’International Swaps and Derivatives Association stava valutando se l’utilizzo delle cause collettive costituisse un credit event, e se quindi dovesse mettere in moto il pagamento dei credit default swap che alcuni investitori possiedono come hedge contro i bond greci.

Fitch è la terza ed ultima agenzia di rating a dichiarare che il default, in un modo o in un altro, è avvenuto.

Il rally di venerdì sopra i $1700 ha portato il prezzo dell’oro più o meno dove si trovava ad inizio settimana. L’oro si è fermato più o meno dove avrebbe dovuto essere se il trend iniziato martedì fosse continuato senza interruzioni.
Il movimento del prezzo dell’argento è stato molto simile a quello dell’oro. C’è stata comunque una differenza. Alla chiusura del mercato di Londra, l’argento non è riuscito a tornare ai livelli di chiusura della scorsa settimana.

La Cina, il paese che durante gli ultimi mesi del 2011 ha rappresentato la richiesta maggiore al mondo, ha iniziato la settimana tagliando i target ufficiali di crescita dall’8% al 7,5%. L’intera settimana ha portato dati che testimoniano il rallentamento dell’economia in Cina, tra cui una lieve caduta dell’inflazione, e una più lenta crescita sia della produzione industriale che delle vendite al dettaglio.

È giunta anche la notizia che le importazioni d’oro della Cina da Hong Kong, un’indicazione importante per le importazioni totali, sono scivolate del 15% a gennaio rispetto al mese precedente. Tale dato deve però prendere il considerazione che gennaio è il mese del capodanno lunare durante il quale le riserve in vendita vengono normalmente esaurite.

La Banca Centrale Europea e la Bank of England hanno entrambe confermato le rispettive politiche monetarie durante i meeting svoltisi questa settimana. Gli occhi sono adesso puntati sulla decisione della Federal Reserve di martedì prossimo. La Fed prenderà in considerazioni gli ultimi dati sull’inflazione, che però saranno resi noti al pubblico soltanto venerdì. Tra una settimana lo scenario dovrebbe essere più chiaro, e sarà più semplice intuire se le politiche si faranno più aggressive o se rimarranno immutate a favore di una politica monetaria “larga”.

Laureato in economia a Cambridge, già giornalista per la Fleet Street Letter ed esperto di economia monetaria, Ben Traynor fa parte del team di ricerca di BullionVault.

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