Oro: un'altra settimana di passione

Di Alessandra Pilloni - BullionVault

L'ORO HA COMINCIATO la settimana in recupero dopo la perdita di oltre il 2% dei precedenti sette giorni. Ha superato la soglia dei $1600 all’oncia martedì mattina ed è rimasto attorno a quel livello fino a metà settimana, galvanizzato dalle dichiarazioni di Ben Bernanke, governatore della Federal Reserve, che davanti al Congresso ha confermato la politica di allentamento monetario.

In Europa, gli occhi sono puntati al risultato elettorale incerto in Italia, che ha portato incertezza ad inizio settimana sui mercati azionari, e in particolare a Piazza Affari. In termini di Euro, l’oro ha toccato il massimo settimanale giovedì, a €1240 all’oncia.

Al Comex di New York, il mercato in cui si scambiano contratti futures e opzioni, il numero di contratti short aperti da trader non commerciali ha superato le 90.000 unità: è la prima volta che accade dal 1999.

Un altro dato che dà la misura della straordinarietà di queste settimane è il cambiamento nella quantità di metallo detenuta come sottostante dagli ETF: secondo Bloomberg durante il mese di febbraio le riserve hanno avuto una riduzione record, che ha portato le stesse al minimo degli ultimi 5 mesi, a 2508 tonnellate.

Rimane da dire che nonostante le evidenti difficoltà gli analisti sono scettici nel dichiarare finito il bull market dell’oro. Per quanto nei mercati si noti un compensibile ottimismo dovuto a una serie di dati positivi che giungono dagli Stati Uniti, i fondamentali economici rimangono invariati, così come le politiche monetarie delle maggiori valute di riferimento. Lunedì ricordiamo che lo Yen è crollato al minimo di 33 mesi contro il Dollaro, dopo la notizia che il governo giapponese nominerà come governatore della banca centrale Haruhiko Kuroda, presidente della Asian Development Bank, noto perché favorisce poliche monetarie che contrastino la deflazione e basate su uno Yen debole.  

Il fixing di venerdì pomeriggio è stato di $1582,25 all’oncia, lo 0,3% in più rispetto allo stesso dato della settimana precedente. Il fixing in Euro è stato di €1218,99, un rialzo settimanale dell’1,6%. Il prezzo in termini riflette il crollo della moneta unica di venerdì, dopo la diffusione di dati negativi relativi al settore manifatturiero e alla disoccupazione nell’Eurozona che ha toccato un nuovo record all’11,9%.

L’argento ha chiuso la settimana con un fixing a $28,01, una perdita settimanale del 2,71%.

Questa settimana cade anche la chiusura mensile dei mercati. L’oro chiude febbraio con una perdita in dollari del 5,9%. È il quarto mese consecutivo di perdite per il metallo giallo: è la prima volta in 16 anni che l’oro chiude le mensilità in negativo per così tante volte consecutivamente.

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