Oro oggi

Nuove misure di stimolo spingono i metalli preziosi

Di Ben Traynor - BullionVault

UN SOLO EVENTO ha dominato i mercati questa settimana: la decisione di giovedì della Federal Reserve a favore di un terzo round di quantitative easing, che ha anche portato l’oro al livello massimo degli ultimi sei mesi.

Ci sono due differenze principali tra il QE3 e i due round precedenti di acquisti di asset. Prima di tutto, questa ultima versione si concentrerà solo su mortgage-backed securities, titoli legati ai mutui ipotecari, piuttosto che sui Treasuries. In secondo luogo, non è stata fissata una data di scadenza per il QE3. La Fed quindi acquisterà $40 miliardi al mese di titoli fino a quando si noterà un miglioramento sostanziale nel mercato del lavoro.

Nella dichiarazione ufficiale, il Federal Open Market Committee considera che “se le previsioni per il mercato del lavoro non migliorano in maniera sostanziale, il Committee continuerà ad acquistare titoli legati ai mutui ipotecari, intraprenderà ulteriori acquisti di asset e impiegherà gli strumenti politici a disposizione in maniera adeguata fino a quando l’obiettivo verrà raggiunto in un contesto di stabilità dei prezzi.”  

Il presidente della Fed Bernanke ha aggiunto che la Fed sta cercando di sostenere il mercato del lavoro così come previsto dal proprio mandato.

Wall Street ha risposto immediatamente: i mercati in rally dopo l’annuncio, mentre nei mercati valutari il dollaro è crollato. Ciò ha aiutato l’Euro a raggiungere il livello massimo da maggio, mentre oro e argento mettevano anch’essi a segno un notevole guadagno.

Il fixing di venerdì pomeriggio è stato $1775, il livello più alto da febbraio e un incremento settimanale del 2,7%.

L’argento invece si è fermato a $34,71, un incremento del 7,7% rispetto al fixing di venerdì scorso.

I prezzi in Euro hanno chiuso la settimana leggermente al ribasso, dopo che il fixing antimeridiano di venerdì ha regalato al prezzo dell’oro in Euro un nuovo record assoluto a €1359 all’oncia (€43.693/kg).

Un’altra notizia fondamentale della settimana è che la Corte Costituzionale in Germania ha deciso che il nuovo Fondo Salva Stati dell’Unione Europea non contravviene alla legge tedesca. La decisione apre le porte alla nuova politica della BCE di acquisto illimitato di bond nazionali annunciato la scorsa settimana.

La politica monetaria occidentale è entrata così in una nuova fase. Le prime due settimane di questo mese hanno visto le due banche centrali più importanti al mondo, la BCE e la Fed, impegnarsi in un programma di acquisto di titoli a tempo indeterminato. Entrambi dichiarano e insistono che la strategia è coerente con i rispettivi mandati di stabilità dei prezzi, nonostante i timori crescenti che le misure potrebbero portare a un’innalzamento dell’inflazione. La Fed ha addirittura preso in prestito le parole già usate dalla Banca d’Inghilterra, suggerendo che l’inflazione potrebbe scendere al di sotto del target del 2% sul medio periodo, come volesse giustificare le misure di stimolo introdotte.

Nell’attesa che giunga il medio termine, chi possiede dei risparmi continua a ricevere tassi di interesse reali negativi. John Maynard Keynes notoriamente disse che “sul lungo termine saremo tutti morti.” È probabile invece che sul medio termine saremo tutti, o quantomeno in tanti, sul lastrico.

Laureato in economia a Cambridge, già giornalista per la Fleet Street Letter ed esperto di economia monetaria, Ben Traynor fa parte del team di ricerca di BullionVault.

Leggi tutti gli articoli di Ben Traynor.

Segui BullionVault

Facebook  Twitter

 

Domanda e offerta di oro e argento