Oro: periodo di saldi per chi compra in Euro

Di Alessandra Pilloni - BullionVault

SETTIMANA ANCORA SOTTOTONO per il metallo giallo, anche se dopo le perdite che hanno caratterizzato le ultime settimane, rimane più o meno stabile (almeno in termini di dollaro) e agli stessi livelli della chiusura di venerdì scorso.

L’ultimo fixing della settimana stabilisce il prezzo dell’oro a $1657,50: si tratta di un incremento dello 0,5% rispetto alla chiusura della scorsa settimana. In termini di euro la situazione è differente, visto che il fixing pomeridiano di venerdì ferma il prezzo a €1243,24, ovvero una perdita dell’1,5% rispetto alla scorsa settimana, a testimoniare che il rafforzamento dell’euro si esprime, com’è ovvio, anche in termini di oro.

Guardando il grafico si nota che i movimenti più significativi sono degli ultimi due giorni della settimana. Giovedì le decisioni di lasciare invariati i tassi di interesse sia della Banca Centrale Europea che della Banca d’Inghilterra sono stati in linea con le aspettative. È stato però il discorso di Draghi seguito alla decisione a fare la differenza e dare un’iniezione di fiducia all’euro: il governatore della BCE ha dichiarato che per quanto le prospettive economiche rimarranno difficili per tutto il 2013, le politiche monetarie portate avanti da Francoforte hanno avuto successo nel calmare i mercati.

Al rally dell’euro contro la moneta statunitense ha coinciso quello dell’oro, si noti però soltanto contro il dollaro. Il massimo settimanale è di $1677 di giovedì attorno alle 18 GMT. Al momento in cui scriviamo, le 16.10 GMT (18.10 in Italia), il prezzo come si nota è attorno ai $1.658.

Il grafico in euro come vedete racconta un’altra storia. Il ribasso non si è fermato con il fixing e nel momento in cui scriviamo il prezzo è sui €1.241 all’oncia, essendo sceso al di sotto dei €40.000 al Kg per la prima volta da maggio scorso.



Per quanto riguarda la domanda di oro fisico, vale la pena ricordare che il 10 febbraio si celebra il capodanno cinese, festività per la quale è tradizione comprare e regalare oro fisico. I volumi di scambio al Shanghai Gold Exchange hanno infatti visto un notevole incremento: lunedì sono state superate le 22 tonnellate; martedì il volume è sceso a circa 9,3 tonnellate, comunque significativamente al di sopra della media giornaliera del 2012.

“Si tratta di una combinazione di riduzione dei prezzi e domanda in previsione delle festività” ha commentato un trader di Pechino intervistato da Reuters.
Societe Generale ha nel frattempo ridimensionato il prezzo medio previsto per l’oro durante il 2013, da $1800 a $1700 all’oncia.

UBS, d’altra parte, comunica in una nota che “Non riteniamo ci siano stati cambiamenti materiali nella situazione macro economica che facciano pensare a  un cambiamento della prospettiva bullish sull’oro.”

Marc Faber, dal canto suo, si aspetta un calo fino al 10% sul breve termine. Che farà il celebre investitore svizzero nell’eventualità ciò accada? Incrementerà la propria posizione, visto che sul ruolo dell’oro come assicurazione contro la crisi monetaria non si discute.

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