Oro: 6 indicazioni per il 2013
6 considerazioni per capire dove andrà l'oro nel 2013
di Carlo Vallotto - Metalli-Preziosi.it
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PRIMA CHE VENISSE sostituito dalla carta moneta, l'oro era il più utilizzato nello scambio delle merci. Era il re dei metalli e il metallo dei re (ora delle Banche Centrali).
Ovunque vediamo previsioni sui mercati e sui metalli preziosi, le leggiamo sui giornali, le troviamo su internet, le ascoltiamo dalla televisione. Nonostante tutto, pur rimanendo estremamente cauti nell'effettuare previsioni, non ci accontentiamo e vogliamo ragionare e comprendere perché l'ambiente economico finanziario sia ancora favorevole all'acquisto di oro fisico che mostra ancora spazi di crescita.
Sei fattori sono a supporto di un rialzo delle quotazioni dell'oro quest'anno:
1. Crisi dell'Europa
I problemi che pervadono l'Eurozona non sono di facile soluzione. Oltretutto sono di due specie distinte che si intersecano fra loro: cioè ci sono problemi economici e problemi politici. Il Consiglio direttivo della BCE continua a vedere i rischi al ribasso per le prospettive economiche per l'area dell'euro. Si tratta prevalentemente di incertezze circa la risoluzione del debito sovrano e di governance della zona euro. Secondo quanto dichiarato dal presidente della Bce "La debolezza economica nell'area dell'euro dovrebbe estendersi il prossimo anno". E ha aggiunto. "... La crescita annua del PIL in termini reali (si prevede) tra il -0,9% e il 0,3% per il 2013 e tra lo 0,2% e il 2,2% per il 2014.".
Se il Presidente della BCE dice che la zona euro si sta contraendo, i prezzi dell'oro rimangono ben supportati. In una contrazione dell'economia, non c'è modo migliore per preservare la ricchezza che investire in oro. Questo è un fattore favorevole per l'oro nel lungo periodo.
2. Stati Uniti e Fiscal Cliff
Nonostante tutti si auspichino che tra le parti si trovi un accordo per risolvere questo spinoso problema, è innegabile che una mancata soluzione nel prossimo febbraio porterebbe l'economia americana verso una recessione gigantesca. Ma è altrettanto innegabile che nonostante si trovi un compromesso per evitare il "precipizio fiscale", l'economia Statunitense rimanga sottotono per un periodo ancora lungo. Entrambi questi scenari sono favorevoli all'oro.
I due succesivi punti compongono il 50% della domanda mondiale:
3. La domanda in Cina
La Cina non è solo il più grande produttore mondiale di oro, è anche il suo principale consumatore. Secondo quanto dichiarato dal Ministero cinese dell'Industria e dell'Information Technology, la Cina, il maggiore produttore d'oro al mondo, prevede di estrarre circa 420-450 tonnellate d'oro nel 2015 pari al 25% in più rispetto al 2011. L'azzurro impero dovrebbe consumare 1.000 tonnellate di oro nel 2015. Secondo Deutsche Bank sarà di fondamentale importanza l´atteggiamento delle autorità cinesi, che considerano l´oro alla stregua di una moneta e che sanno che in futuro la forza dello yuan sarà direttamente proporzionale alle riserve in oro.
4. La domanda in India
In India, il secondo più grande consumatore di oro, le autorità sono preoccupate che la nazione deve importare l'oro in quantità così alte che si sta danneggiando la bilancia dei pagamenti (disavanzo record di quasi 22 miliardi di dollari), secondo quanto dichiarato da Subir Gokarn, Vice Governatore della Reserve Bank of India, la banca centrale dell'India. Questo ha portato ad una forte svalutazione della Rupia. Ma l'acquisto di oro fisico fa parte della cultura indiana come riserva di valore e copertura contro l'inflazione, come una sicurezza sociale. Il che significa che sarà molto difficile che si cambino queste tradizioni così radicate nel paese.
5. Inflazione e QE4
La Fed sarà forse l'ago della bilancia in quest'anno: dopo aver smentito l'ipotesi di un'interruzione degli stimoli economici, ha ribadito che il programma continuerà. Un'operazione che è già stata ribattezzata QE4. Il rischio è naturalmente che si inneschi un circolo vizioso e portare delle conseguenze sul tasso di inflazione. Il forte pericolo è che a furia di ampliare il bilancio della Fed, a colpi di Quantitative Easing infiniti, si perda la fiducia nella moneta e si inneschi un’inflazione galoppante; un effetto che continua ad essere ritenuto remoto, ma che costituisce la naturale conseguenza di quando si stampa, seppur virtualmente, ingenti quantità di denaro senza un reale incremento di ricchezza.
6. Basilea III
Con l'oro che è destinato a diventare una primaria risorsa a livello dei bilanci bancari nel sistema creditizio periferico, con l'introduzione delle regole previste da Basilea III, la domanda di oro fisico dal sistema bancario e dalle banche centrali mondiali emergenti è destinata a salire vorticosamente. Al momento attuale non c'è abbastanza oro prontamente a disposizione per rifornire sia le banche centrali di tutto il mondo sia il sistema bancario.
Quali fattori a negativi per l'oro?
Fattori contrari a quelli elencati sopra spingerebbero gli investitori più speculativi ad allontanarsi dal mercato dell'oro. Tuttavia al momento attuale, risulta abbastanza impensabile che ci sia una forte ripresa economica ed una diminuzione drastica di domanda di oro da parte delle popolazioni orientali.
L'oro continuerà ad essere non solo un bene rifugio, ma anche e soprattutto un bene che preserva il valore per un motivo ben preciso: non esiste altro sostituto dell'oro. L'oro andrebbe acquistato ad ogni ribasso e non necessariamente venduto ad ogni rialzo.
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