Oro: report settimanale del 22/06/12

Di Ben Traynor – BullionVault

L’ORO HA SUBITO la perdita settimanale più importante dall’’inizio di Marzo, e l’argento ha toccato il minimo del 2012.

Il fixing di venerdì pomeriggio si è fermato a $1.565,50, meno 3,8% rispetto alla settimana precedente.

Il fixing dell’argento è stato $26,81, una perdita del 6,5%.

Lunedì è stato un giorno di calma, dopo la vittoria alle elezioni greche dei partiti favorevoli al bailout. Martedì invece, mentre i membri della Federal Reserve erano in riunione, l’oro ha cominciato a perdere quota. Ha continuato anche dopo che la Fed ha annunciato la decisione in merito alla politica monetaria, con un’ulteriore accelerazione all’apertura di mercoledì.

La decisione che sembra abbia deluso i mercati è quella di non procedere con un nuovo round di quantitative easing. La Fed ha deciso comunque per un’estensione dell’Operation Twist, che significa che la Fed venderà Treasuries a breve termine per acquisirne altri a termine più lungo. Lo scopo è di allentare la pressione sui tassi di interesse a lungo termine.

Nonostante non ci sia stato l’annuncio di ulteriore quantitative easing, il presidente della Fed Bernanke ha sostenuto durante la conferenza stampa che le precedenti decisioni in tema di QE si sono dimostrate di beneficio, e che la politica è uno strumento che può supportare l’economia. Bernanke ha aggiunto che QE2, ovvero il secondo round di quantitative easing, ha posto termine a un “incipiente problema di deflazione” quando fu lanciato nel 2010.

La caduta dell’oro di questa settimana impone un paragone a quanto accaduto nel 2008, anno in cui l’oro perse per ben 11 settimane il 4% o più. Si ricorderà che fu anche l’anno in cui cadde la Lehman Brothers e AIG, e l’anno di forti perdite in tutti i mercati azionari.

È ancora presto per dire se quanto accade al prezzo dell’oro sia un segnale di minacce simili, ma è certo che siamo entrati in un altro periodo di volatilità molto forte, che viene esacerbato dalle incertezze in campo politico. Il test più importante per l’oro in questo momento è se riuscirà a rimanere sopra il livello $1520 che il mese scorso ha fornito un supporto.

In Europa nel frattempo il rendimento dei bond decennali spagnoli ha toccato il 7,2% questa settimana, e quello degli annuali il 5%, contro il 3% del mese scorso.
La settimana prossima ci sarà il summit dell’Eurozona, durante la quale gli esponenti politici sono chiamati a superare le enormi differenze per giungere a una soluzione comune. I mercati sembrano già pronti a registrare un fallimento in merito.