Oro oggi

Oro: 4 fatti fondamentali

Cosa c'è da ricordare in mezzo a tanta volatilità del prezzo dell'oro

Di Frank Holmes - US Global Investors

QUANDO c’è volatilità nel mercato dell’oro, è interessante considerare le diverse opinioni in merito che promuovono il dibattito critico in maniera salutare.

Poiché l’oro è diverso da qualsiasi altra materia prima, molte prospettive possono essere estreme, come quelle dei nemici giurati dell’oro che sembra si divertano a veder soffrire i goldbug.

Il mio tentativo è sempre quello di persuadere i lettori ad avere un approccio bilanciato e ponderato nei confronti del metallo giallo. Con questo in mente, ci sono quattro fatti fondamentali da ricordare che possono essere utili a neutralizzare i punti di vista estremi di entrambe le parti, quindi sia bullish che bearish.

1.    L’oro non si stampa a piacimento

La Federal Reserve continua a stampare Dollari per un valore di $85 miliardi al mese, portando il bilancio a quasi $3 trilioni. Se Ben Bernanke continua di questo passo, entro il 2016 il bilancio sarà più che raddoppiato, e raggiungerà i $7 trilioni.

Alcune ricerche hanno dimostrato che il prezzo dell’oro si muove su un percorso molto vicino a quello dell’incremento della base monetaria da parte della Fed.

Nonostante il ribasso del prezzo dell’oro avvenuto in due soli giorni, Ralph Aldis, portfolio manager di US Global, ha calcolato che la correlazione tra l’aumento del prezzo dell’oro e il bilancio della banca americana è 0.96. Le correlazioni perfette sono estremamente rare nei mercati finanziari, ma l’oro e il bilancio della Fed si sono mossi in sintonia dal 1999, prima dell’inizio del bull market dell’oro.

Bilancio-Federal-Reserve-Oro

2.    L’oro è visto come una valuta dalle banche centrali

Mentre l’oro cadeva il 15 aprile, Carl Quintanilla su CNBC mi chiese un parere rispetto a come gli investitori vedono le valute. Ritengo che gli investitori dovrebbero considerare come le banche centrali in tutto il mondo vedono le proprie riserve. Benché Cipro potrebbe dover vendere le riserve centrali per pagare il debito, le banche centrali delle nazioni emergenti stanno invece facendo incetta d’oro.

Il World Gold Council ha reso noto che nel 2012 le banche centrali hanno acquistato 535 tonnellate, e questo nonostante appena qualche anno fa le banche centrali fossero venditori netti di oro. È anche importante tenere a mente che le banche centrali amano le correzioni, perché permettono di acquistare a prezzi più convenienti.

La Russia ha comprato 75 tonnellate, ed è ora con circa 1.000 tonnellate la settima nazione al mondo per riserve d’oro. L’anno scorso Brasile, Paraguay e Messico hanno acquistato oro, così come il Sud Corea, le Filippine e l’Iraq.

La Turchia è l’altra nazione che ha si è data da fare per incrementare le riserve d’oro, sebbene non acquistandolo. Il WGC commenta che la crescita delle riserve d’oro in Turchia “riflette il ruolo crescente che l’oro gioca più ampiamente nel sistema finanziario turco, mentre tali riserve sono sostanzialmente impegnate dalle banche commerciali come parte delle riserve richieste.”

Per quanto la quantità in tonnellate sia una frazione del mercato dell’oro complessivo, è ampiamente accettato che le banche centrali stiano costruendo le riserve d’oro come metodo per diversificare le riserve in alternativa al Dollaro e all’Euro. Come percentuale delle riserve totali, l’oro è ancora una parte scarsa nelle riserve di molte di tali nazioni emergenti. Nei fatti, Pierre Lassonde, presidente di Franco-Nevada, ha notato che se le banche centrali dei mercati emergenti volessero incrementare le proprie riserve fino al 15% del totale, dovrebbero comprare 1.000 tonnellate all’anno per i prossimi 17 anni.

Riserve-Oro-Banche-Centrali

3.    La mancanza di affezione degli aficionados sta compromettendo i fondamentali

In troppi sembrano concentrarsi sul panic trade, che avviene quando gli investitori comprano oro per timore di una crisi che sorgerebbe dall’innalzamento del debito dei governi e dall’indebolimento delle valute.

D’altra parte c’è da considerare l’acquisto di oro da parte degli aficionados, ovvero coloro che lo comprano perché lo preferiscono da sempre. Due nazioni emergenti che da sole costituiscono quasi la metà della domanda, l’India e la Cina, hanno avuto una lunga relazione con l’oro che dipende anche dalla loro tradizione, dalla religione e dall’economia. Considerato che metà della popolazione mondiale compra oro per amici e familiari, è importante dare un contesto a cosa sta accadendo in quelle nazioni.

È stato annunciato questa settimana che la crescita del reddito in Cina ha subito un rallentamento nel primo trimestre del 2013, e il reddito utilizzato dalle famiglie nell’area urbana è salito di solo il 6,7% anno su anno. È un rallentamento rispetto al 9,8% del primo trimestre del 2012, e “il ritmo più lento dal 2001” come testimonia Andy Rothman di Sinology.

È un fattore molto importante per l’oro, visto che la crescita del reddito in Cina ha dimostrato di essere correlata al prezzo dei metalli preziosi negli ultimi dieci anni.

India-Cina-Domanda-Oro

Un PIL più debole della Cina ha inoltre deluso gli investitori, ma ritengo sia un rallentamento solo temporaneo. È solo una questione di quanto velocemente la Cina riuscirà a muoversi per stimolare l’economia, visto che è fondamentale per la crescita globale.

In India, il consumo di oro è stato danneggiato dalla debolezza della Rupia e dalle tasse di importazione governative. Nel primo trimestre del 2013, le importazioni d’oro sono diminute del 24%, secondo Mineweb.

4.    Le correzioni avvengono, e di solito sono una buona opportunità di acquisto

A metà aprile, il prezzo dell’oro come percentuale di cambiamento annuale aveva registrato una deviazione standard del – 2,6. Per quanto correzioni minori accadano di frequente, una mossa così violenta non era accaduta durante i precedenti 2.610 giorni di compravendite.

Cambio-Percentuale-Annuale-Oro

Con la deviazione dello standard del prezzo così drasticamente sotto la fascia blu, riteniamo che il metallo sia in una posizione estrema di eccessiva vendita. Le probabilità che il prezzo dell’oro si muoverà verso l’alto nei prossimi mesi è alta.

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Frank Holmes è CEO di US Global Investors Inc, azienda di consulenza di investimenti che gestisce fondi per circa $4,8 miliardi. Nativo di Toronto, ha acquisito una quota di maggioranza di US Global Investors nel 1989, dopo una carriera di successo nei mercati canadesi. La sua formazione specializzata lo rende un esperto nelle industrie basate sulle risorse e nella gestione del denaro.

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