Oro oggi

Un'altra settimana brillante per l'oro

Adrian Ash - BullionVault

DOPO AVER TOCCATO i massimi negli ultimi undici mesi, il prezzo dell’oro chiude la settimana a a $1784 all’oncia, 50 centesimi in meno rispetto alla chiusura di due settimane fa, che rimane la chiusura di settimana più alta da settembre 2011.

Anche l’argento è salito contro il dollaro, aggiungendo 20 centesimi rispetto alla settimana scorsa e chiudendo quindi la settimana a $34,85, il livello più alto dallo scorso marzo.

Considerando i prezzi in euro, sia l’oro che l’argento sono scivolati mentre la moneta unica andava in rally sui mercati del forex. Gli investitori in oro dell’Eurozona hanno potuto godere di un nuovo record storico raggiunto lunedì, anche se il fixing pomeridiano di questo venerdì a €1366 all’oncia rimane in difetto di €11 rispetto a quello della settimana scorsa.

Così come l’oro, anche l’Euro è andato in rally contro il dollaro nonostante dati economici positivi dagli Stati Uniti, e notizie poco confortanti per la moneta unica.

Dopo l’annuncio di Draghi di settembre in merito all’acquisto di bond dei paesi in difficoltà, la BCE ha dichiarato di non voler modificare la propria politica in occasione del meeting mensile di giovedì. Venerdì sono stati divulgati dati negativi per quanto riguarda gli ordini industriali in Germania, e poco dopo i nonfarm payroll dagli Stati Uniti hanno rivelato 114.000 nuovi posti di lavoro a settembre (quanto previsto dagli analisti) oltre che una revisione in positivo dei dati di agosto. Eppure sia il forte ribasso dell’Euro che il tuffo dell’oro di $25 si sono mostrati effimeri. L’Euro è risalito fino a toccare il livello massimo di quattro mesi già raggiunto a settembre, l’oro si è ripreso velocemente, recuperando più della metà della perdita e confermando così quello che gli analisti questa settimana hanno chiamato “una positività di fondo del mercato dell’oro”.

Unendosi al coro di valutazioni positive per quanto riguarda l’oro, la Pimco, azienda di gestione globale di investimenti, ha pubblicato questa settimana un report sull’oro. Considerando che l’oro ha conservato valore per migliaia di anni, il report nota che l’offerta è limitata mentre la domanda globale è in crescita, specialmente tra le famiglie delle economie emergenti dell’Estremo Oriente. L’annuncio del quantitative easing da parte della Federal Reserve, rende l’oro “ancora più interessante” come investimento.

Le famiglie occidentali sembrano invece un po’ meno preoccupate in questo momento. BullionVault ha lanciato questa settimana il Gold Investor Index, un indicatore dell’umore degli investitori privati nei confronti dell’oro, basato sull’attività di trading dei 42.000 clienti che hanno comprato oro e argento su BullionVault, il più importante fornitore di oro fisico per gli investitori privati.

In aumento rispetto al livello di agosto di 52.1 al 52.5 di settembre, l’indice rimane comunque al di sotto rispetto ai massimi raggiunti la scorsa estate.

Il dato suggerisce che le famiglie occidentali, che costituiscono la gran parte degli utenti di BullionVault, sono meno preoccupati dell’innalzamento dell’inflazione o di un inasprirsi della crisi finanziaria di quanto possa far credere l’aumento del prezzo dell’oro.

Lunedì 8 ottobre sarà vacanza negli Stati Uniti per il Columbus day, e i giorni successivi verranno divulgati molti dati importanti per l’Eurozona, tra cui i dati di settembre per l’inflazione.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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