Oro oggi

Il duo dinamico

Bernanke e Paulson parlano... e il Dow Jones scende. Quindi?

CHE COSA sta succedendo? Il Dow Jones è calato di 173 punti a New York quando Ben Bernanke e Hank Paulson sono andati alla Capitol Hill a ricordarci quanto tanno andando male il mercato immobiliare e quello creditizio.

Vediamo um po' cosa ha detto il duo dinamico, e vediamo un altro paio di questioni non prettamente triviali che stanno direttamente influenzando il mercato azionario e i prezzi dell'oro.

Bernanke ha detto al congresso degli Stati Uniti che "le prospettive per l'economia sono peggiorate negli ultimi mesi e la crescita di downside risk è aumentata."

Già, è proprio vero. Fino ad oggi", ha aggiunto, "i maggiori effetti economici delle agitazioni finanziarie si sono visti sul mercato immobiliare che, come ben sapete, è peggiorato notevolmente negli ultimi due anni circa."

Non voglio spendere altro tempo a spiegare fatti che mostrano con evidenza i problemi del mercato immobiliare americano - tutto questo è già stato esposto chiaramente.

Quello che si tratta di capire ora è per quanto tempo ancora continuerà questa crisi e, questo è quello di cui si tratta in questo discorso, cosa succese alle azioni quando il tasso di interesse è più basso.

Il chief market strategist della Bank of America Joseph Quinlan ha detto agli investitori che la crisi finanziaria corrente è "una delle più cruente nella storia finanziaria". Una ricerca condotta dalla sua banca ha evidenziato gli effetti negativi che la crisi ha causato agli $8,6 miliardi di perdite sul mercato azionario in tutto il mondo, eliminando ben il 14,6% della capitalizzazione del mercato mondiale totale.

"Wall Street e altri ancora potrebbero metterci mesi o addirittura anni prima di far luce sul vero costo del collasso dovuto al subprime americano e la connessa morsa creditizia globale", ha aggiunto Quinlan. "Mentre una volta si credeva che i mutui subprime fossero solo una piccola parte che influenzava solo una segmento del settore finanziario americano, gli ultimi mesi hanno mostrato che è l'incontrario."

A New York, il governatore Elliott Spitzer (non è ben chiaro con quale autorità) ha concesso da tre a cinque giorni agli assicuratori di obbligazioni per trovare nuovo capitale, pena il fallimento. Spitzer vuole che questi affari vengano suddivisi in due parti: una sana e una tossica.

Warren Buffet vuole comprare una quota della parte sana, le obbligazioni comuncali. E se Spitzer concede ancora tempo, andranno tutti a letto senza mangiare.

Qual è il motivo di questa scandenza improvvisa? In fondo già settimane stavamo andando incontro all'insolvenza di queste obbligazioni. Il problema è che l'ambiguità che circonda il loro futuro ora sta insinuandosi nel mercato dei prestiti, cosa che fa aumentare i costi dei prestiti per i comuni e porta ad un
blocco dei prestiti diretti in altri mercati quali quello dei "pegni al tasso d'asta", che minano gran parte dei prestiti dei governi locali americani.

In parole semplici, la cancrena si è diffusa in tutta la gamba del corpo finanziario, ed è giunta l'ora di amputare. Spitzer ritiene che la risoluzione di questa situazione libererà i prestiti in altri mercati e si potrà tornare alla normale attività. OK, assumiamo per un attimo che abbia ragione. Cosa succede dopo?

E questo è il fatto. Le banche sono guardinghe in relazione ai prestiti. Loro sanno bene che quest'anno la banca centrale americana continuerà ad abbassare i tassi con il dipanarsi della crisi immobiliare. Ma questo non significa che le banche concederao prestiti. E gli investitori?

"L'avversione al rischio è globale e, secondo un sondaggio dei fund manager di Merrill Lynch, i livelli di denaro contante hanno raggiunto nuovi livelli record questo mese, e circa il 30% degli intervistati ha detto che sono coperti contro eventuali cali nelle equity nei tre mesi successivi", questo quanto scritto in un articolo di Foibes.

Gli investitori sono seduti sulla spiaggia lungo il mare con un gruzzolo di denaro in attesa del segnale di via libera prima di tornare a nuotare. Ma nessuno vuole immergere nell'acqua le proprie dita dei piedi senza avere un fondale convincente nel mercato delle equity. Qualcuno vuol fare qualcosa, per piacere?

Naturalmente l'accumularsi di un enorme surplus di denaro contante non significa che automaticamente gli investitori compreranno azioni non appena si sono tranquillizzati. E non significa nemmeno che spingeranno drasticamente in alto il mercato dell'oro. Ma è improbabile che questi investitori si immetteranno aggressivamente sul mercato immobiliare, o sulle azioni e qualsiasi altra cosa.

Con tutto questa avversione al rischio, tutto questo denaro andrà a finire da qualche parte prima o poi.

Dan Denning è un analista di investimenti indipendenti a Melbourne che cura l'edizione australiana di The Daily Reckoning. È l'autore del best seller The Bull Hunter  (Wiley & Sons). Precedentemente era editor presso Strategic Investment con Lord William Rees-Mogg.

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