Tassi reali salgono, oro e argento recuperano da forte calo durato 24h

 I PREZZI DELL'ORO E DELL'ARGENTO hanno arginato e invertito parte del forte calo di ieri negli scambi londinesi di martedì, risalendo dai minimi di quasi tre settimane ma lasciando al metallo prezioso "bene rifugio" il più forte calo di un giorno dal maggio 2022.

Con l'argento tornato sopra i 27 dollari per oncia troy, un massimo di 33 mesi raggiunto a metà marzo, il prezzo dell'oro ha recuperato il livello di 2.300 dollari dopo essere sceso del 5,7% dal nuovo massimo storico di venerdì 12 aprile sopra i 2.400 dollari.
 
"Sì, è stato un ritracciamento piuttosto profondo di un giorno, ma bisogna mettere le cose in prospettiva", dice lo stratega Nicky Shiels del gruppo svizzero di raffinazione e finanza dell'oro MKS Pamp, parlando alla CNBC nella notte.
 
"Dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre l'oro è salito in linea retta di 600 dollari... [E] l'oro è salito quando le aspettative di taglio dei tassi della Fed sono scese, da 7 tagli a due [come previsto dal mercato dei tassi di interesse per il 2024]".
 
" La geopolitica ha portato l'oro in territorio di ipercomprato, ma si tratta di molto di più. I tassi d'interesse reali sono al 2%... quindi si tratta di un cambiamento di regime" per le negoziazioni del metallo prezioso, che si scrolla di dosso la sua storicamente forte relazione inversa con il costo del prestito una volta che si tiene conto dell'inflazione.
 

Il tasso di interesse reale implicito nei titoli del Tesoro USA a 10 anni protetti dall'inflazione è salito martedì vicino al massimo di 5 mesi della scorsa settimana del 2,24% annuo.
 
Nel frattempo, i prezzi dell'oro sono scesi fino a 2291,78 dollari negli scambi a pronti, in seguito all'aumento dei tassi TIPS, prima di recuperare 5 dollari durante l'asta di benchmarking delle 10:30 di Londra e poi di risalire di 10 dollari per tornare a 2300 dollari l'oncia troy.
 
Anche i prezzi dell'argento sono scesi ulteriormente prima di risalire, scendendo sotto i 26,70 dollari - con un calo di oltre 3 dollari l'oncia rispetto ai massimi triennali del 12 aprile - prima di salire di oltre 20 centesimi nell'asta londinese di mezzogiorno, con un calo del 3,1% rispetto al benchmark di lunedì.
 
Negli ultimi 12 mesi l'argento ha registrato 10 cali giornalieri del 3% o più. Ma perdendo il 4,9% in termini di dollaro dalle 12.00 di martedì scorso, l'argento ha registrato oggi la più forte perdita di una settimana dal nuovo anno.
 
"Il rifornimento dell'argento da parte dell'India è positivo per la domanda di manufatti", afferma l'ultimo rapporto settimanale di mercato degli analisti SFA (Oxford) per il gruppo tedesco di raffinazione Heraeus, notando come il crollo del 25% dello scorso anno, dovuto alla forte domanda di argenteria e gioielleria in India, sia stato seguito da "dati commerciali [che] suggeriscono che il rifornimento è in corso [e che] tende ad essere rialzista per la domanda a breve termine".
 
Questo non ha impedito all'argento sbarcato in India di essere scambiato a più di 1 dollaro l'oncia al di sotto del costo del metallo importato con dazio e tasse pagate, secondo i dati degli analisti specializzati di Metals Focus.
 
Per quanto riguarda l'acquisto di lingotti e gioielli in tutto il mondo, "sembra esserci poca azione di supporto" al di fuori della Cina, dove la domanda di oro da parte delle famiglie è continuata anche ai nuovi prezzi record di questo mese, secondo Heraeus.
 
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Altrove, la cosiddetta criptovaluta Bitcoin è scivolata oggi dell'1,1% rispetto a 24 ore prima, stabilizzandosi intorno ai 66.000 dollari in mezzo a quello che "sedicenti" esperti hanno definito "caos" sulle commissioni di transazione dopo l'evento di "dimezzamento" del fine settimana.
 
I mercati azionari globali sono saliti per la seconda sessione dai minimi di due mesi toccati venerdì dall'indice MSCI World, ma le azioni cinesi sono scese per il terzo giorno consecutivo, scambiando a meno della metà del valore massimo dell'indice CSI300 del Capodanno 2021.
 
Secondo i rapporti preliminari sull'attività economica di aprile, il settore manifatturiero ha continuato a contrarsi in Giappone, nell'Eurozona e nel Regno Unito, ma la crescita del settore dei servizi si è rivelata più forte del previsto nelle indagini PMI intermedie di oggi.
 
Giovedì saranno pubblicati i dati sulla crescita economica degli Stati Uniti per il trimestre gennaio-marzo, seguiti venerdì dai dati chiave sull'inflazione PCE per il mese scorso.