Scambi sull'oro in una ristretta fascia di prezzo, giù i mercati

Il prezzo dell'oro ha subito pochi cambiamenti durante gli scambi di lunedì a Londra rispetto alla chiusura di venerdì scorso, scrive Steffen Grosshauser di BullionVault.

 

La giornata di venerdì era stata caratterizzata dalle vendite, con la Borsa di Wall Street in perdita dopo le dichiarazioni di Eric Rosengren della Fed di Boston secondo il quale "un incremento dei tassi di interesse è necessario per evitare un surriscaldamento dell'economia americana".

 

Per i mercati europei e asiatici è stata la peggior giornata dopo il voto di giugno sulla Brexit, con Hong Kong che ha perso il 2,6%.

 

I prezzi dell'oro in dollari – in genere molto sensibili alle manovre di politica monetaria - sono rimasti quasi invariati rispetto alla giornata di chiusura di venerdì scorso, mentre sono saliti nelle altre valute diverse dal dollaro. 

 

Alcuni fondi ETF e altri importanti speculatori hanno incrementato le loro posizioni lunghe sull'oro nel Comex, per arrivare al picco di nove settimane al giorno 6 di settembre, secondo i dati mostrati dal regolatore americano CFTC - Commodity Futures Trading Commission.

 

"In questo momento, le aspettative su un possibile incremento dei tassi di interesse stanno salendo e gli investitori probabilmente si ritroveranno a dover ridurre le loro posizioni lunghe sull'oro nei giorni successivi", ha affermato Daniel Hynes della banca ANZ.

 

I quantitativi di oro fisico necessari a garantire le azioni emesse dal gigantesco fondo ETF SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) sono scesi dell'1,1% fino a 939,94 tonnellate lo scorso venerdì con il calo dello 0,8% dei prezzi dell'oro. 

 

Il fondo ha ridotto i quantitativi fisici per tre giornate consecutive di scambio.

 

L'oro è stato scambiato in una fascia di prezzo compresa tra i 1.325 e i 1.330 dollari per oncia durante la giornata, mentre i prezzi sono risaliti sopra le 1.000 sterline per oncia e i 1.180 euro per gli investitori del Regno Unito e dell'Eurozona.

 

I prezzi dell'argento all'inizio della giornata sono rimasti invariati come quelli dell'oro per poi compiere un rally riguadagnando la maggior parte della perdita dell'1,8% e rimbalzando dal livello di 18,72 dollari per oncia.