Rimbalzo dell'oro da 1.287 a 1.300 dollari per oncia

L'oro ha perso 20 dollari per oncia rispetto al picco di ieri (oltre i 1.305$/oz) per poi recuperare parte del crollo durante gli scambi del primo pomeriggio, attestandosi intorno ai 1.298 dollari per oncia.

 

Il dollaro americano ha perso terreno nel mercato delle valute, mentre la sterlina ha guadagnato un centesimo e mezzo contro il dollaro, toccando il massimo di un mese a 1,2494 dollari.

 

La sterlina è comunque al di sotto del 28% rispetto al picco di cinque anni di metà del 2014.

 

Il prezzo dell'oro in sterline è sceso del 3% toccando il minimo di due settimane a 1.032 per oncia, per risalire successivamente sopra le 1.043 sterline nel primo pomeriggio.

 

I prezzi dei principali titoli di stato sono scesi, mentre la Banca d'Inghilterra si è unita a quella australiana e giapponese nel tenere i tassi di interesse invariati al minimo di sempre.

 

"In qualche modo l'inflazione è aumentata rispetto all'inizio dell'anno", ha affermato la Federal Reserve americana nella giornata di mercoledì, che ha comunque mantenuto i tassi di interesse invariati per l'undicesimo mese di fila, dopo il primo (e fino adesso unico) incremento avvenuto nel mese di dicembre dello scorso anno.

 

"L'inflazione sui prezzi al consumo è al di sotto dell'obiettivo a lungo termine del Comitato Federale del Mercato Aperto della banca", ha aggiunto la Fed facendo notare un rallentamento della crescita occupazionale e concludendo che "nonostante le condizioni siano migliorate si è deciso di aspettare ulteriori prove evidenti di un rafforzamento dell'economia", prima di procedere ad ulteriori rialzi.

 

Secondo i risultati di alcuni sondaggi resi noti nella giornata di martedì per la corsa alla Casa Bianca, Donald Trump sarebbe avanti rispetto a Hillary Clinton nelle preferenze degli elettori americani nello stato chiave di New Hampshire.

 

L'argento ha ritracciato i prezzi dell'oro nella giornata di giovedì, in ribasso di quasi il 4% rispetto al picco di un mese di ieri, ma comunque rimbalzando sopra i 18 dollari per oncia e mantenendo l'incremento di oltre il 2,4% realizzato in settimana fino adesso.