Oro oggi

Rally dell’oro dal minimo di 6 anni, scambi intorno ai 1.062$/oz

Il prezzo dell’oro ha compiuto un rally dal minimo di 6 anni durante gli scambi di lunedì mattina a Londra, salendo di 10$/oz  e toccando i 1062$/oz. 
 
Il prezioso metallo ha guadagnato nelle principali valute, mentre le borse occidentali hanno rimbalzato recuperando perdite realizzate all’inizio degli scambi.
 
Il prezzo dell’oro è salito nuovamente sopra i 1.000€ per oncia per gli investitori dell’Eurozona. 
 
Il prezzo del petrolio è salito sopra i 42$ per barile poco prima dell’inizio del summit sul clima, organizzato a Parigi, città che ha accolto politici provenienti da oltre 195 nazioni.
 
“Maggiore è la produzione di oro non-redditizio, maggiore sarà la pressione sui prezzi dell’oro”, ha affermato la scorsa settimana Mark Bristow, CEO della Randgold Resources (LON:RRS).
 
“Per quanto tempo ancora dovremmo fornire oro...non-redditizio?”, continua.
 
La produzione di oro da parte dei tre colossi americani quotati in borsa è salita del 13% nel terzo trimestre dell’anno, secondo dati di Bloomberg, nonostante i prezzi dell’oro abbiano avuto un crollo medio del 12% anno su anno contro il dollaro.
 
Il prezzo dell’oro ha da quel momento perso un altro 5%, mentre i prezzi dei maggiori produttori -  quali Barrick (NYSE:ABX), Newmont (NYSE:NEM) e GoldCorp (NYSE:GG) – sono scesi dell’8, del 9 e del 21% rispettivamente dalla pubblicazione dei dati del terzo trimestre.
 
L’Australia – seconda nazione al mondo per produzione dietro la Cina – ha visto la sua capacità estrattiva salire del 2% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trovando un input dall’1,3% di incremento dei prezzi dell’oro nella nazione, secondo un nuovo aggiornamento pubblicato dagli analisti della Surbiton Associates.
 
“La svalutazione del dollaro australiano è stata un’altra volta la grande salvezza del nostro settore”, afferma Sandra Close, direttrice della Surboton riferendosi al settore aurifero.
 
Sia nell’Africa occidentale che nella parte centrale, la produzione di oro da parte della Randgold è salita del 2% nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente, per stabilire un altro record trimestrale.
 
“L’industria aurifera non può sopravvivere ai prezzi attuali”, aveva  affermato un mese fa Bristow, Ceo della Randgold.
 
I costi totali della Randgold nel 2015 sono saliti del 5% (in dollari) fino adesso, mentre le entrate sono scese della stessa proporzione sul 4,1% di incremento delle vendite anno su anno.
 
“Mentre le compagnie di estrazione hanno promesso tagli alla produzione”, afferma Bloomberg, “non si ha la stessa percezione nell’industria, dal momento che all’invio della produzione vi è sempre l’acquisto da parte di qualcuno”, ha concluso Bristow.

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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