Oro oggi

Quotazioni dell'oro in rally a $1320 all'oncia dopo l'accordo sul tetto del debito

Le quotazioni dell’oro sono salite all’inizio degli scambi di Londra giovedì, salendo $45 all’oncia per toccare il massimo di una settimana oltre i $1320 all’oncia, dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo a breve termine sulla crisi legata al tetto del debito.
 
Evitando il default sul debito previsto per oggi, l’accordo estende i nuovi prestiti fino a capodanno 2014.
 
I mercati azionari asiatici e europei questa mattina non sono riusciti a seguire la crescita dei i mercati azionari americani, mentre il Dollaro perdeva così come i rendimenti dei Treasuries.
 
Il prezzo dell’argento è salito più del 5% quesa mattina tradando oltre i $22 all’oncia per la prima volta dopo una settimana.
 
Appena prima il salto del prezzo dell’oro, ma dopo l’accordo sul tetto del debito, il governo indiano ha rivisto la tariffa di importazione per l’oro fisico, considerata come una parte chiave del collasso di quest’anno delle importazioni legali verso il mercato primo al mondo, per riflettere valori più bassi.
 
Riducendo la tariffa da $418 per 10 grammi a $436, il Central Board of Excise & Customs ha modificato l’importo in linea con i tassi di cambio, mantendo comunque la tassa del 10%.
 
Per il mercato indiano questa settimana i premi per l’acquisto di oro fisico hanno toccato il record di $100 all’oncia, mentre la domanda continua a crescere per la stagione festiva dell’autunno e la fornitura invece crolla.
 
“I mercati avevano anticipato una mossa all’ultimo minuto di questo tipo” si legge in una nota della Commerzbank che commenta la crisi legata al tetto del debito.
 
“Oltre tutto, significa anche che il tapering verrà ulteriormente ritardato. Un nuovo sell-off di metalli preziosi non è avvenuto per queste ragioni.”
 
Lanciata prima dell’accordo sul tetto del debito, “La resistenza rimane tra 1301 e 1307” diceva l’analisi tecnica di Scotiabank di mercoledì notte, indicando il ritracciamento del 50% del prezzo dell’oro dell’uptrend sia del 2008 che del 2011 e il rally di quest’anno tra giugno e agosto.
 
Più a lungo termine, invece “il desiderio di comprare oro come protezione contro le conseguenze della politica monetaria è diminuito” si legge in una nota di Tom Kendall di Credit Suisse, che a febbraio ha annunciato “l’inizio della fine dell’era dell’oro.”
 
“Quando le altri classi di asset, e in particolare le azioni, vanno così bene, è difficile spostare gli investimenti in qualcos’altro, specialmente nell’oro che invece sta crollando.”
 
“Molto oro” concorda Robin Bhar di Societe Generale, oggi al microfono di Bloomberg, “è stato comprato per motivi di speculazione, investimento e come bene rifugio, e sono ragioni sempre meno valide man mano che si va avanti.”
 
“Se si vende l’oro e si investe nei mercati azionari, altri asset o immobili, ci sarà un rendimento. Il mercato bull dell’oro è definitivamente finito.”

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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