Investimenti in oro e deflazione
L'oro è una risorsa in caso di deflazione degli altri asset
di Adrian Ash - BullionVault.it
IN GERMANIA, I DEALER di monete e lingotti piccoli stanno facendo (è il caso di dirlo) affari d’oro, presi d’assalto dai compratori nonostante il 5% minimo di commissione. La Germania dimostra così di avere ben impressa nella memoria la Grande Depressione degli anni ’30.
Di scarsa utilità se non al fine di conservare la propria ricchezza (il suo valore economico è sociale, non industriale) l’oro svolge la funzione di denaro senza rischio d’inflazione, quando gli investitori ne hanno più necessità, ovvero durante una deflazione nei prezzi degli altri asset.
Per lo meno, questa è la ragione per cui gli investitori stanno scegliendo di comprare oro oggi. Non c’è da sorprendersi se i capitali a rischio stiano preferendo l’oro persino al dollaro. L’oro non inflaziona, né si distrugge, e ha 5.000 anni di storia come strumento sicuro per conservare ricchezza.
Quest’ultimo mese la fuga dei capitali verso investimenti in valuta ha significato una flessione del 6% del prezzo dell’oro contro il dollaro rispetto ai recenti record.
Eppure, se paragonato agli altri asset o bond, l’oro mostra finora notevole forza di resistenza. Il petrolio è sceso del 20%, il platino del 15%, l’AUD del 10%, nonostante renda 450 punti base più dei cash deposits alla Fed.
E se la crisi dovesse continuare, la domanda d’oro fisico da investimento probabilmente stabilirà un minimo sul prezzo dell’oro molto prima degli altri asset, proprio come accadde durante il crollo di Lehman Brothers.
Durante le crisi finanziarie, la domanda d’oro fisico da investimento cresce a livelli che non sono paragonabile a nessun altra classe di asset. Neppure l’argento ci si avvicina, perché gli investitori istituzionali e con grandi capitali a disposizione preferiscono comunque la liquidità molto più profonda del mercato dell’oro, e gli inferiori costi di custodia.
In realtà è difficile pensare ai “metalli preziosi” come una classe di investimento unica, in momenti come questo in cui si sviluppano situazioni imprevedibili.
L’oro, diversamente dall’argento e dal platino, ha una garanzia di smobilitazione che i metalli industriali non hanno. Se si paragona l’andamento del prezzo dell’oro in qualsiasi valuta, con quello di altre commodities, si noterà che quando l’ottimismo e la domanda economica vengono meno, l’oro attira capitali. Petrolio, rame, semi di soia, persino l’argento e il platino sono invece più vulnerabili perché i rialzi di prezzo dipendono dalla crescita economica, sia che quest’ultima sia o meno spinta da una accresciuta base monetaria.
L’oro, in breve, non è soltanto il “jolly” da giocare in caso di inflazione. Accumulare oro probabilmente non è la reazione più sofisticata agli eventi attuali, e può darsi performerà peggio di una posizione centrata esclusivamente sul dollaro. Eppure comprare oro di questi tempi è una reazione perfettamente normale, oltre che storicamente coerente e sensata.
Inoltre, va sottolineato, rimane ancora una scelta di minoranza.