Oro oggi

La domanda d'oro in Cina

L'interesse a comprare oro in Cina cresce a pari passo coi redditi netti e lo sviluppo urbano

Dal Gold Forecaster

IL WORLD GOLD COUNCIL, l'istituzione che si occupa di ricerca e marketing sull'oro, ha pubblicato un rapporto sul mercato dell'oro in Cina, che evidenzia come i consumatori cinesi siano consapevoli del valore dell'oro come bene da accumulare, e che i prodotti di oreficeria sono da sempre  considerati come un ottimo investimento dagli acquirenti cinesi.

Così come gli investitori occidentali, anche i cinesi vogliono comprare oro di qualità: almeno l'80% della domanda nel settore orafo riguarda oro a 24 carati.

La richiesta di beni di oreficeria in Cina ha avuto una media annua di 250 tonnellate negli ultimi dieci anni. Il totale invece della domanda del settore orafo sommata a quella di lingotti da investimento ha avuto una media di 3.355 tonnellate nello stesso periodo: una quota che rappresenta mediamente poco più del 7% del totale del mercato. Lo scorso anno, in trend opposto a quanto è accaduto nel resto del mondo, la domanda di beni di oreficeria è cresciuta  del 6%, fino a raggiungere le 347 tonnellate, ovvero il 21% della richiesta mondiale.

Ciò significa 0,26 grammi pro capite, una media molto inferiore rispetto a quella di aree con una simile predilezione per l'oro, come gli Emirati Arabi, l'Arabia Saudita, l'India e altre parti dell'Asia orientale. Questa differenza pare dovuta sia dal fatto che il redditto del cittadino medio cinese è ancora molto basso, sia dall'immaturità del mercato dell'oro in Cina.

Il mercato dell'oro segue lo sviluppo della ricchezza, e questo parte dalle città. L'economia cresce rapidamente, lo sviluppo è ancora in una fase giovane e ha ottime prospettive di crescita. Riteniamo che entro dieci anni i due terzi della popolazione cinese vivrà nelle città, mentre il restante terzo resterà nelle campagne a produrre nutrimento per la popolazione urbana. L'elemento fondamentale sarà però la velocità con la quale crescerà il reddito netto: l'appetito d'oro della Cina crescerà proporzionalmente ad esso.

La situazione è rafforzata dalla forte propensione al risparmio dei cinesi combinata alla mancanza di una vera alternativa di investimento. Una formula che farà esplodere la domanda d'oro.

Un'azienda che sfiora il pareggio e ottiene una crescita del profitto con la quale supera il break-even point sperimenta l'evento più importante che possa accadere, e le successive crescite di profitto determinano una graduale descrescita della percentuali di crescita del profitto. Lo stesso vale per i privati: i primi mille dollari di risparmio sono in proporzione una cifra enorme, i secondi non sono altrettanto importanti.

Se si applica questo principio alla Cina, coi suoi 1,4 miliardi di persone, si comprende perché riteniamo che il mercato dell'oro in Cina è destinato a una crescita impressionante negli anni a venire e, col dovuto rispetto per il rapporto del World Gold Council, dovrebbe avere dimensioni molto maggiori rispetto alla sua previsione di raddoppio nei prossimi dieci anni. Basta prendere ad esempio la crescita del mercato delle auto: ci aspettiamo qualcosa di molto simile nel mercato dell'oro.

Nel 2009, gli investitori privati in Cina hanno comprato oro per 81 tonnellate, il 22% in più rispetto all'anno precedente. La Cina l'anno scorso ha totalizzato così il 43% del totale mondiale in quel settore. L'accumulo di monete e lingotti ha avuto una forte crescita negli anni scorsi, e riteniamo avrà una crescita esponenziale in quelli a venire.

Così come in India, anche in Cina l'oro rappresenta sicurezza finanziaria: ci troviamo quindi d'accordo con il WGC quando sostiene che gli investitori cinesi sono meno disposti a vendere rispetto agli investitori nel resto del mondo.

Oltretutto, gli investimenti in oro stanno riscuotendo successo anche a livello istituzionale. La China Investment Corporation si sta orientando verso commodities e settore immobiliare: recenti documenti della Security and Exchange Commission dimostrano che la CIC ha acquisito una quota di 1,45 milioni nella SPDR® Gold Shares Fund di New York (equivalente a 4,5 tonnellate) nell'ultimo quadrimestre dell'anno scorso.

Un dato immediato è che dalle ultime settimane il prezzo dell'oro tende a salire nelle ore dei mercati asiatici, e a scendere nelle ore dei mercati di Londra e New York. Ci aspettiamo una crescita notevole della richiesta d'oro in Cina nei prossimi anni, che secondo noi sarà in grado di sostenere i prezzi correnti e, a tempo debito, li spingerà ancora al rialzo.

 

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JULIAN PHILLIPS fa parte del rinomato sito di GoldForecaster.com. Egli iniziò la sua carriera nei mercati finanziari nel 1970 dopo aver servito nell'esercito britannico in qualità di Ufficiale dell'Infanteria Leggera in Malaya, alle Mauritius e a Belfast.

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