Oro volatile, ETF e scommesse nel Comex in ribasso, attesa per la Fed e BoJ

L'oro è stato scambiato leggermente al rialzo in mattinata a Londra, rispetto alla chiusura del metallo di venerdì scorso.

 

Il prezzo dell'oro è salito sopra i 1.316 dollari per oncia, mentre il dollaro ha perso nel mercato delle valute. Poco felice l'andamento della moneta americana in attesa della riunione della Fed Reserve di questa settimana e della Banca Centrale del Giappone, scrive Steffen Grosshauser di BullionVault.

 

I quantitativi complessivi di oro in deposito presso il fondo ETF SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) sono saliti dell'1,1% per un totale complessivo di 942,61 tonnellate in virtù del ribasso del prezzo del metallo nella giornata di venerdì, ma i fondi ETF di tutto il mondo hanno complessivamente perso metallo, in ribasso dal picco di tre anni di agosto e andando incontro alla più forte riduzione mensile di metallo dall'inizio dell'anno. 

 

Sia i fondi speculativi che altri operatori di mercato hanno tagliato di oltre il 10% la scorsa settimana le loro scommesse rialziste sui prezzi dell'oro (più alta percentuale in tre mesi), secondo i dati pubblicati venerdì dal regolatore americano CFTC nel fornire un aggiornamento sulle posizioni degli operatori nel Comex.

 

Dopo la pausa dovuta alle vacanze di metà ottobre, sono ripresi gli scambi in Cina con l'oro che è salito da 1.310 a 1.318 dollari per oncia nella giornata di lunedì, prima di perdere la metà di quel guadagno e attestarsi sui 1.314 dollari.

 

Nel Forex, il dollaro ha perso circa lo 0,4% contro le valute principali.

 

Le scommesse per mezzo di contratti futuri sui tassi di interesse collocano le possibilità di un rialzo degli stessi 1 a 8.

 

"Un incremento provocherebbe uno shock nel mercato", afferma una nota degli analisti della National Australia Bank.

 

"L'oro sarà estremamente volatile con l'avvicinarsi della riunione della Fed", ha affermato Barnabas Gan, analista della banca OCBC di Singapore.

 

La riunione del FOMC coinciderà con la riunione della Banca Centrale del Giappone di mercoledì sulla politica monetaria, dove molti analisti si attendono tassi di interesse in ulteriore ribasso ed un intensificazione del programma di QE.

 

L'argento è salito in maniera più decisa dell'oro, in rialzo di quasi il 2% per toccare i 19,18 dollari per oncia. La resistenza rimane intorno al livello di 19,30 per oncia, afferma un aggiornamento di mercato della Scotiabank pubblicato nella giornata di venerdì.

 

"Il rally dei metalli preziosi di questo anno è completamente giustificato", ha affermato Christopher Louney della RBC Capital Markets in un'intervista rilasciata alla CNBC, definendo la situazione attuale come "la tempesta perfetta per l'oro", ma avvisando gli investitori di non aspettarsi un ritorno sul livello di 1.375 dollari per oncia toccato in precedenza durante l'estate.

 

"Brexit, incertezza dei mercati, volatilità, bassi rendimenti dei titoli e tanti altri fattori giocano a vantaggio dell'oro", ha concluso Louney.