Oro in sterline sullo stesso livello del maggio 2010, poco prima delle precedenti elezioni nel Regno Unito

Il prezzo dell'oro è scivolato verso il minimo di 7 settimane di venerdì della scorsa settimana intorno al livello di 1183$/oz, mentre i mercati azionari asiatici ed europei sono diminuiti e con la sola borsa di New York in crescita.  

 

I prezzi dell'oro per gli investitori del Regno Unito sono rimasti invariati mentre l'indice FTSE-100 è sceso dello 0,8%. 

 

Il prezzo dell'oro in sterline è stato di 778,80 per oncia secondo l'indice della LBMA, poco meno di quello che era stato nel maggio del 2010 delle precedenti elezioni. 

 

"L'oro si ritrova sotto pressione tra la ripresa del dollaro e l'incertezza dei dati occupazionali americani di venerdì", afferma la ICBC Standard Bank, riferendosi ai Non-Farm Payroll di questa settimana. 

 

"I dati economici degli Stati Uniti sono un'altra volta il fattore principale che guida i metalli preziosi tra la fine di aprile e l'inizio di maggio", afferma in una nota la Mitsui global Precious Metals. 

 

Dopo aver rivisto i dati di aprile, "un aumento dei tassi di interesse per il mese di giugno era stato escluso dalla Fed la scorsa settimana", ha affermato Jonathan Butler della Mitsubishi, in virtù della perdita di slancio della ripresa economica negli USA riconosciuta dalla Fed. 

 

Le materie prime sono scese ulteriormente giovedì, proseguendo il loro trend negativo dal nuovo massimo del 2015 di martedì secondo l'indice Reuters/Jefferies, con un calo dell'1,8% dei prezzi del petrolio. 

 

"Per noi", sostiene Nic Brown della banca Natixis, "c'è un rischio crescente che il recente aumento dei prezzi dei metalli possa portare ad un successivo crollo in virtù delle esportazioni delle scorte cinesi - e asiatiche in generale - e alla forte produzione da parte delle miniere asiatiche.  

 

I prezzi dei titoli di stato greci sono rimasti invariati, mantenendo i rendimenti a 10 anni al massimo di 21 mesi, dopo il rilascio di una dichiarazione congiunta da parte del Primo Ministro greco - Alexis Tsipras - ed il Presidente della Commissione Europea - Jean-Claude Junker - in merito al proseguimento dei lavori sulle riforme strutturali richieste dagli stati membri dell'UE ad Atene, in virtù dell'estensione temporale concessa per la restituzioen dei prestiti.

 

"Colloqui costruttivi devono continuare nel quadro delle riforme del settore pubblico e della restituzione dei prestiti precedentemente concordati con il precedente governo di Atene", ha concluso la dichiarazione.