Oro al picco di 22 mesi in Euro, crollo produzione industriale in Italia

I mercati azionari europei sono crollati per il secondo giorno consecutivo, cancellando il guadagno dell'1,9% della settimana precedente nell’ EuroStoxx 600, mentre a Parigi ed in altre città francesi si preparano per l' "Atto 13" delle proteste dei Gilet Gialli e peggiorano i rapporti tra Italia e Francia con le “interferenze” del Ministro delle finanze di Roma.   

 

I rendimenti dei titoli italiani a 10 anni sono aumentati a più del 3% per la prima volta da dicembre, dopo che i dati dell’ISTAT di oggi hanno mostrato che la produzione industriale di dicembre 2018 è calata del 5,5%, anzichè del 2,7% atteso.

 

L’Italia è in recessione tecnica dalla seconda metà del 2018, con una crescita negativa al -0,1% ed al -0,2% nel terzo e quarto trimestre.

 

Giovedì, la Commissione Europea ha tagliato le stime per la crescita del PIL italiano nel 2019 allo 0,2% dall’ 1,2% previsto in autunno.

 

L'oro in euro ha fissato nuovi massimi di 22 mesi a 1.158€ l'oncia, guadagnando oltre il 14% rispetto ai minimi pluriennali dello scorso settembre.

 

 

"Alcuni dei nostri indicatori di crescita stanno chiaramente segnalando l'allentamento delle attività globali, ed il volume degli scambi ne risente", riporta l'economista John Sharma della National Australian Bank.

 

"Questo rende gli investitori cauti e potrebbe essere di supporto per l'oro intorno a 1.300$-1.330$".

 

Il betting sui tassi di interesse degli Stati Uniti ora vede il 30% di possibilità che la Federal Reserve riduca il costo del prestito dal livello attuale del 2,5% entro un anno.

 

Un mese fa, il 20% delle scommesse era per in aumento dei tassi entro febbraio 2020 - una probabilità ora ridotta all'1,4% secondo i dati del CME.

 

Mentre l'oro in dollari si dirige verso il suo primo calo settimanale in tre, il prezzo record al dettaglio nel secondo consumatore mondiale, l’ India, sembra destinato ad incrementare la vendita di gioielli da parte dei privati, secondo l'India Bullion and Jewellery Association (IBJA), con flussi di oro riciclato che probabilmente raggiungeranno 25 tonnellate nei primi 3 mesi del 2019  - circa il 75% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

 

Qui a Londra, circa 100 manifestanti ieri hanno chiesto alla Bank of England di liberare le 31 tonnellate d'oro che detiene in custodia per il Venezuela al governo di Nicolas Maduro - una mossa che sfiderebbe le sanzioni statunitensi e la volontà del presidente ad interim ampiamente riconosciuto in America Latina, Juan Guaido.

 

"C'è indubbiamente una crisi in Venezuela al momento", ha ammesso il politico del partito laburista britannico Chris Williamson, "ma non aiuterà sequestrare in questo modo le risorse della nazione".

 

"Prima di procedere con qualsiasi transazione", la Bank of England ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP, "[dobbiamo] essere certi che la controparte abbia le autorizzazioni necessarie per richiedere la transazione, che tutte le sanzioni pertinenti siano rispettate e che non ci siano prove che la transazione comporti attività criminali rilevanti".