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L'oro scivola sotto i 1.250$oz, argento più stabile

L'oro è scivolato sotto i 1.250$/oz venerdì mattina a Londra, cancellando il guadagno settimanale dell'1,6% immediatamente successivo alle dichiarazioni della Fed, mentre i mercati azionari sono saliti insieme ai prezzi delle commodities. 
 
L'argento è stato meno volatile, guadagnando il 3% durante la settimana, ma rimanendo comunque al di sotto dei 16$/oz, dopo che per due volte durante la settimana era andato sopra questo livello. 
 
L'ammontare complessivo dei quantitativi fisici in proprietà del fondo ETF SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) è salito del 28% fino adesso a partire dalla metà di dicembre che aveva segnato il minimo di 7 anni, recuperando il deflusso di metallo dei precedenti 18 mesi pari a 178 tonnellate in sole 13 settimane.
 
I quantitativi di argento fisico nel fondo iShares Silver Trust (NYSEArca: GLD) è salito nel frattempo del 6% dal minimo di tre anni di febbraio, ma è rimasto invariato per più di una settimana al massimo di 7 mesi pari a 10.135 tonnellate, nonostante i prezzi dei metallo siano saliti di oltre il 4% dallo scorso giovedì.
 
 
"Il salto del prezzo di questa settimana conferma il nostro punto di vista rialzista sull'oro nonostante piccole riduzioni di prezzo", afferma un'analisi tecnica della Scotiabank.
 
"Rimaniamo ribassisti sull'oro", commenta Robin Bhar della Societe Generale, nonostante la banca francese abbia rivisto le previsioni medie del prezzo in rialzo del 15% per il 2016.
 
Dopo che la banca d'Inghilterra ha deciso di tenere i tassi di interesse al record minimo dello 0,5% per l'84esimo mese di fila nella giornata di giovedì", "un'ulteriore riduzione per la BCE rimane una possibilità a disposizione", ha affermato Peter Pret della Banca Centrale Europea durante un'intervista rilasciata a La Repubblica oggi.
 
"C'è stato molto scetticismo attorno alla politica monetaria recentemente", va avanti Praet, "e confermiamo che molte cose possono essere fatte. E' possibile stampare denaro  e darlo alle persone, ma il problema ruota attorno al se e quando fare ricorso veramente a questo strumento estremo. Crediamo che l'inflazione possa tornare vicino al 2% nel 2018 grazie alle misure intraprese".
 
"Le politiche monetarie adottate durante quest'anno sembrano voler trasmettere un messaggio di panico ai cittadini", scrive Steven Barrow della ICBC Standard Bank.
 
"Il dietro front della Fed riguardo all'idea iniziale di incrementare quattro volte i tassi di interesse durante l'anno ha fatto notizia", spiega Barrow, "ma la cosa più significativa è che il cambio di rotta arriva dalla dipendenza che la banca avrebbe nei confronti di determinati dati che gli hanno suggerito di adottare questa scelta, nonostante il tasso di disoccupazione sia basso e l'inflazione abbia iniziato a salire".  
 
Messaggi di insicurezza e panico che non fanno altro che supportare i prezzi dei metalli preziosi.

Michele Tedde è il responsabile per il mercato italiano di BullionVault, la più grande piattaforma online per lo scambio di oro e argento fisico da investimento. E' anche l'editore della pagina sulle notizie riguardanti i metalli preziosi.

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