Oro oggi

L'oro scende di 12$/oz in due ore

I prezzi dell’oro sono scesi di 12$/oz nel primo pomeriggio a Londra, dopo essere stati scambiati pressochè stabilmente intorno a 1307.50$/oz.
 
I mercati azionari europei sono rimasti invariati durante la mattinata, in attesa dei dati occupazionali americani e della dichiarazione della Fed, attesi entrambi per questa settimana.
 
La giornata di mercoledì ci consegnerà sia i dati relativi al PIL americano del secondo trimestre, sia l’ultima decisione sulla politica della Federal Reserve.
 
Venerdì sarà la volta dei dati occupazionali americani, che si caratterizzano spesso per essere determinanti per la volatilità dei prezzi dell’oro.
 
Nel mercato delle valute, il dollaro è cresciuto oggi, spingendo l’euro al livello più basso del 2014 fino adesso.
 
I rendimenti dei buoni del tesoro americano sono calati, molto più velocemente sono scesi quelli tedeschi che hanno toccato il minimo di dieci anni all’1,13%, con un rendimento di molto inferiore rispetto ai buoni americani dello stesso genere.
 
“I prezzi dell’oro si stanno muovendo orizzontalmente nell’attesa dei dati occupazionali americani”, afferma la banca australiana ANZ.
 
“Dopo che il divertimento generato dai cinque minuti che caratterizzano l’annuncio dei dati occupazionali americani sarà passato, non penso che i prezzi dell’oro si muoveranno dalla fascia di prezzo in cui i prezzi si trovano in questo momento”, afferma David Govett della Marex Spectron.
 
“Non ci aspettiamo grosse novità dalla Fed che possa disturbare l’attuale tranquillità mercoledì”, ha aggiunto.
 
“La Fed sta viaggiando con il pilota automatico in questo momento, ma qualsiasi sorpresa durante la conferenza di mercoledì potrebbe innescare movimenti di prezzo importanti durante la conferenza”, afferma la banca tedesca Commerzbank.
 
“Continuiamo a vedere i prezzi dell’oro abbastanza supportati e in grado di riprendere la loro ascesa verso il livello di resistenza del 2013-14 a 1362.92$/oz, durante il periodo estivo”, afferma Karen Jones della Commerzbank.
 
Un’opinione più neutrale sui prezzi dell’oro proviene dalla banca svizzera UBS che afferma che “il metallo si sta consolidando sul livello di 1280.52$/oz”.
 
 
Il più grosso fondo ETF, SPDR Gold Trust, ha tenuto le sue quote invariate a 801 tonnellate nella giornata di lunedì, il 40% in meno dal picco della fine del 2012.
 
Intanto, la London Bullion Market Association ha affermato che sono state avanzate richieste volte alla riconsiderazione di un ammodernamento e sviluppo del processo di decisione del Fixing di Londra.
 
Come risaputo, le quattro banche che partecipano al procedimento si accordando telefonicamente due volte al giorno, alle 10:30 del mattino e alle 15:00 del pomeriggio (orario di Londra), per decidere i prezzi da applicare.
 
“Il mercato dei lingotti, in questo momento, ha bisogno di concentrare gli sforzi sull’implementazione del meccanismo di decisione del prezzo sull’argento”, afferma la direttrice della LBMA, Ruth Crowell.
 
“Crediamo di poter concentrarci sull’oro dalla fine di agosto”, afferma la Crowell, aggiungendo che “il nuovo procedimento di decisione del prezzo sarà probabilmente scelto a settembre e implementato pienamente prima della fine dell’anno”.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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