L'oro e l'argento calano mentre i mercati scommettono su 5 aumenti da parte della “linea dura” della Fed
Giovedì l'ORO e l'ARGENTO sono scesi ulteriormente a Londra, scivolando contro un dollaro USA in ascesa ed estendendo il calo iniziato quando il presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell scosse i mercati globali durante la notte affermando che la Fed procederà a stringere la politica monetaria ad un ritmo più veloce a fronte dell'inflazione che corre ai massimi pluridecennali.
I tassi d'interesse a lungo termine sono risaliti verso i massimi di due anni del mese corrente, mentre i prezzi nel mercato obbligazionario sono scesi. Mentre le materie prime sono anch’esse scese, il greggio ha raggiunto nuovi massimi di 7 anni a seguito di nuove schermaglie tra Mosca e l'alleanza della Nato sull'Ucraina; Washington e Berlino hanno comunicato alla Russia che il gasdotto Nordstream 2 non sarà aperto se dovesse decidere di invadere il suo vicino.
Mentre l'oro prezzato in dollari è sceso verso i 1800 dollari l’oncia, i mercati azionari asiatici hanno chiuso giovedì in netto calo. Le borse europee si sono, invece, riprese intorno all'ora di pranzo, mostrando un guadagno dello 0,3%.
I mercati azionari di New York avevano ieri annullato un precedente aumento del 2% (mandando l'S&P500 più in basso per la 12esima volta in 16 sessioni dal nuovo anno 2022) dato che Powell ha riconosciuto che l'inflazione al 7% sta correndo molto al di sopra dell'obiettivo annuale del 2% della Federal Reserve, con una crescita ed un mercato del lavoro molto forti.
Rispondendo alle domande dei giornalisti successivamente alla dichiarazione ufficiale della Fed che ha lasciato i tassi di interesse overnight invariati allo 0% fino a marzo, Powell ha poi lasciato intendere che i tassi potrebbero essere aumentati ad ogni ulteriore riunione politica nel 2022.
Le scommesse sui tassi Fed di fine dicembre vedono ora 5 rialzi come la massima probabilità, secondo lo strumento FedWatch della borsa dei derivati CME, con la probabilità di 6 o più rialzi che ora supera quella di 4.
I lingotti d'oro a Londra, cuore del mercato globale dei metalli preziosi, sono scesi giovedì all'ora di pranzo verso i 1800 dollari l’oncia, toccando i minimi di 2 settimane, con un calo del 2,7% dal picco di 2 mesi di martedì.
I prezzi dell'argento nel frattempo sono scivolati a 23 dollari l’oncia per la prima volta questa settimana, in calo del 7,0% dal massimo di due mesi di giovedì scorso.
Editing e traduzione a cura di Douglas Da Silva