Oro oggi

La banca popolare cinese “compra oro e supporta i prezzi”

Gli acquisti di oro della Banca Popolare Cinese potrebbero aver raggiunto le 300 tonnellate finora nel 2013, aiutando “a supportare i prezzi” durante il crollo peggiore degli ultimi 30 anni, secondo un autorevole analista di metalli preziosi.
 
“Abbiamo visto quantità incredibili di oro andare a Hong Kong per essere poi esportate nuovamente in Cina” scrive Philip Klapwijk, ex analista di Thomson Reuters GFMS, e ora CEO di una nuova azienda di consulenza, la Precious Metals Insights. Anche la produzione mineraria, che dal 2007 è la prima al mondo, è aumentata quest’anno.
 
Eppure i dati di acquisto del settore orafo, industriale e dell’investimento “non sembrano rinconcilarsi completamente con questo aumento della fornitura” scrive Klapwijk.
 
Per spiegare il gap, siamo costretti a utilizzare “informazioni empiriche” come supplemento ai dati ufficiali, considera Klapwijk, visto che non tutti gli aspetti del mercato dell’oro cinese o globale sono trasparenti per garantire un’analisi precisa. E ciò che Klapwijk chiama un “contributo crescente” alla domanda asiatica sembrerebbe provenire dalla Banca Popolare.
 
“La Cina deve importare quantità sostanziali di oro per venire incontro alla domanda locale in crescita” si legge sul report. Ma visionando i dati disponibili, la fornitura per soddisfare la domanda di acquisto di oro della Cina “è andata molto oltre” le 1.000 tonnellate solo nella prima metà del 2013, prosegue il report della Precious Metals Insights.
 
La discrepanza “implica chiaramente che le autorità cinesi hanno portato avanti un programma di acquisto di oro” considera Klapwijk, con un grafico che mostra circa 300 tonnellate d’oro acquistate dalla banca centrale nei primi sei mesi del 2013, quando i prezzi sono crollati.
 
La Banca Popolare Cinese ha diffuso dati ufficiali sui propri acquisti l’ultima volta nel 2009, riportando un forte aumento, che ha portato le riserve a un totale di 1.054 tonnellate. Anche altri analisti hanno di recente puntato al gap tra la domanda privata e la fornitura (ovvero importazioni e produzione mineraria), arrivando alla conclusione che “si sospetta” che la banca centrale cinese abbia comprato oro durante il 2013, “fornendo supporto al prezzo, che sarebbe potuto essere più debole” senza questo intervento. 

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