Italia rompe la “Linea Tria” e l’oro perde l’ultimo dei guadagni dell’era Trump
L’oro è aumentato ma si sta dirigendo comunque verso la chiusura settimanale minore da gennaio 2017 in dollari, raggiungendo i 1.184$/oncia con le Borse mondiali in perdita.
L’argento invece è aumentato a 14,50$/oncia, vicino al picco di quattro settimane di lunedì contro il dollaro, mentre il platino ha tagliato la perdita settimanale all’1,4% a 816$/oncia.
Il South China Morning Post ha osservato come le prenotazioni dei voli per la prossima settimana dalla Cina agli USA, in occasione delle vacanze nazionali cinesi, siano diminuiti del 42% rispetto alle prenotazioni dell’anno scorso. Effetto della guerra commerciale o conseguenza della svalutazione dello yuan al minimo di 20 mesi sul dollaro, il calo è notevole, ed il periodo di vacanza cancellerà la domanda asiatica dalle sessioni di scambi dell'oro della prossima settimana.
Il governo di coalizione italiano ha concordato il piano di bilancio per il 2019, sforando la “Linea Tria” del 2% al 2,4% di deficit per tre anni. L’Unione Europea aveva minacciato la bocciatura del piano oltre il 2%.
Il MIB ha perso il 4,2% ed ha trascinato con sè le borse europee con una media del -1,8%.
Lo spread è aumentato fino a 280 punti, una quarantina in più di ieri, ed il rendimento del Btp decennale è oltre il 3,2%.
Secondo Krishna Guha de Evercore ISI la zona di rischio nella quale si sarebbe piazzata l’Italia è ancora zona “grigia”, cioè di tensione locale ma non di pericolo imminente, come hanno mostrato le Borse di Tokyo e Wall Street continuando sulla strada dei rialzi, ignorando la situazione UE.
L’oro in sterline è aumentato fino a 913,50£/oncia, mentre in euro ha raggiunto i 1.022€ con la caduta della valuta unica.
La decisione dell’UE di continuare a commerciare con l’Iran nonostante le sanzioni USA è stata accolta con delusione dal governo americano, e secondo Marko Kolanovic di JP Morgan la politica “America First” di Trump starebbe causando una de-dollarizzazione a lungo termine dei mercati mondiali e riserve di valute estere degli stati.