Oro oggi

Il prezzo dell'oro scende mentre l'euro sale nonostante i rischi per “l'unità” legati al petrolio russo e al debito italiano

Giovedì a Londra il prezzo dell'ORO ha nuovamente azzerato i guadagni precedenti, rimanendo stabile per la settimana contro un dollaro americano debole, e scendendo vicino ai minimi plurimensili per gli investitori sia dell'euro che del Regno Unito. Nel frattempo, le scommesse sul mercato forex hanno previsto un inasprimento della politica monetaria europea più rapido del previsto, mentre la Federal Reserve continua ad aumentare i tassi americani.

Dopo che la pubblicazione delle note della riunione della Fed di ieri ha confermato la probabilità di una serie di rialzi di mezzo punto dopo la mossa di questo mese, il dollaro è scivolato di quasi il 3% al di sotto del suo massimo ventennale di appena due settimane fa su base ponderata rispetto al resto delle principali valute mondiali.

Il prezzo dell'oro in dollari è comunque sceso di 10 dollari l'oncia toccando i 1843 dollari.

Il prezzo dell'oro britannico in sterline l’oncia è sceso e per poi tornare a £1460, mentre i prezzi dell'oro in euro sono nuovamente scesi fino a toccare i €1720, il minimo da fine marzo.

Il capo della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha "annunciato un corso più rigido della politica monetaria" all'inizio di maggio, afferma il quotidiano finanziario tedesco FAZ, rafforzando "la linea dura" già questa settimana.

Secondo la revisione semestrale della stabilità finanziaria della BCE, pubblicata ieri,  uno dei “principali rischi” per l’economia dell’Eurozona è un forte calo dei prezzi delle case, guidato da un aumento dei tassi di interesse.

Guidata ora dall'ex capo della BCE Mario Draghi come primo ministro, l'Italia "si trova ad affrontare le vulnerabilità legate all'elevato debito pubblico e alla debole crescita della produttività", ha dichiarato lunedì la Commissione europea, afflitta da "squilibri eccessivi... fragilità nel mercato del lavoro e alcune debolezze nei mercati finanziari".

Questa settimana Roma ha preso in prestito 5 miliardi di euro creando così un nuovo debito di 15 anni dal mercato obbligazionario a un rendimento del 3,3%, il più alto dall'inizio del 2019 e nettamente superiore al rendimento dei Bund tedeschi, pari all'1,2%.

I tassi di interesse a lungo termine negli Stati Uniti e in Europa sono saliti giovedì sul mercato dei titoli di Stato, mentre i futures del mercato azionario statunitense hanno puntato al rialzo; anche le borse europee sono salite.

I prezzi dell'energia hanno continuato a salire, con il Brent che è salito verso i 115 dollari al barile, il livello di resistenza tentato tre volte da quando il parametro europeo del prezzo del petrolio è salito e poi sceso all'inizio dell'invasione della Russia in Ucraina.

Un divieto di importazione del petrolio russo in tutta l'UE "correrebbe il serio pericolo di smantellare l'unità europea", ha dichiarato mercoledì Peter Szijjarto, ministro degli Esteri dell'Ungheria, che riceve dalla Russia l'85% del gas e il 65% del petrolio.

Nonostante le sanzioni occidentali e il forte sconto di mercato per il greggio della Miscela degli Urali, la Russia sta attualmente godendo di avanzi record delle partite correnti grazie agli alti prezzi delle materie prime, raggiungendo l'equivalente di 95,8 miliardi di dollari nel 2022.

Il ministro delle Finanze britannico Rishi Sunak ha confermato oggi che imporrà una "tassa sul reddito" alle compagnie petrolifere e del gas raccogliendo 5 miliardi di sterline (6,3 miliardi di dollari) per finanziare un sostegno mirato e universale al "costo della vita" delle famiglie britanniche. Questo è un'importante inversione di rotta sollecitata dai partiti di opposizione fin da novembre.

 

Editing e traduzione a cura di Douglas Da Silva

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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