Oro oggi

Gli speculatori nel mercato dell’oro: chi sono e cosa fanno

Di Ben Traynor – BullionVault

OGNI VENERDÌ la Commodity Futures Trading Commission divulga dati che permettono agli analisti di prendere il polso di vari mercati delle materie prime.

Il report del Commitments of Traders (CoT) ogni venerdì comunica la posizione aggregata che i trader avevano il martedì precedente, incluso il numero di contratti long (che traggono beneficio dal rialzo dei prezzi) e contratti short (che traggono beneficio dal ribasso).

Il CoT comprende anche le posizioni di future e opzioni in oro e argento al Comex di New York. Un contratto future è un accordo standardizzato per comprare o vendere una particolare materia prima in una particolare data nel futuro. Al Comex, ciascun contratto future sull’oro è relativo a 100 once troy, e ciascun future sull’argento 5.000 once. Un’opzione al Comex dà a chi la possiede il diritto, ma non l’obbligo, di comprare o vendere un contratto future.

Il CoT divide i trader in quattro categorie:

1.    Producer, merchant, processor, user (produttori, rivenditori, trasformatori, e utilizzatori)

2.    Swap dealers (emittenti di contratti swap)

3.    Managed money (gestione di fondi)

4.    Other reportables (altro)

I trader più piccoli sono calcolati separatamente, in una categoria detta nonreportables.

Questo documento del CFTC descrive tali categorie. La prima comprende chi fa parte della relativa industria commercialmente, e utilizza quindi il mercato dei futures come hedge. Nel caso dell’oro saranno per esempio aziende minerarie, di raffinazione o di oreficeria.

Uno swap dealer (di solito una divisione di una banca) può emettere contratti swap o con controparti speculative o con clienti che appartengono all’industria e che quindi utilizzano lo swap come hedge.

Managed money, come suggerito dal nome, include hedge fund e strumenti simili, mentre other reportables sono trader che non possono essere inclusi nelle altre tre categorie ma sono comunque abbastanza importanti da rendere opportuno considerare la loro posizione.

Una delle misure principali che si estraggono dal CoT settimanale è la cosidetta speculative net long (posizione speculativa netta long), che viene calcolata prendendo il numero totale di contratti long aperti dei cosidetti “speculatori” (tra un momento vediamo chi rientra in questa categoria) e sottraendo il numero di contratti short.

La spec net long è vista da molti come un’utile indicazione di quanto il mercato sia rialzista o ribassista. Se la spec net long sale, l’implicazione è che gli speculatori stanno diventando più rialzisti. Se scende, stanno diventando meno rialzisti.

C’è comunque un problema con la spec net long. Non sembra esserci accordo su che cosa sia esattamente. Viene calcolata diversamente da diversi analisti, a seconda di chi viene considerato “speculatore” e a seconda di quali contratti si prendano in considerazione.

Chi sono gli speculatori?

Fino a settembre 2009, il CoT divideva i trader più importanti in due categorie principali: commerciali e non commerciali (c’erano anche allora i nonreportables, che comprendeva i player più piccoli).

I commerciali comprendevano le prime due delle quattro categorie precedentemente menzionate, ovvero i producer, merchant ecc. e gli swap dealers. I non commerciali erano considerati speculatori, quindi era la loro posizione che stabiliva il spec net long.

Da settembre 2009, quando il CFTC ha cominciato a pubblicare il CoT disaggregato, si sono aggiunte alcune sfumature. Molti analisti considerano ancora managed money e other reportables come la parte non commerciale, speculativa del mercato. Altri analisti preferiscono considerare managed money come una categoria a sé stante, vedendola come misura pura del sentimento speculativo.

Quali categorie vengano considerate come speculative fa chiaramente differenza. Ecco per esempio cosa è successo nella settimana terminata il 16 aprile, la settimana durante la quale l’oro ha subito il crollo peggiore degli ultimi 30 anni.

 

La categoria managed money ha risposto al crollo del prezzo tagliando le posizioni short e aumentando le long. Other reportables ha fatto esattamente l’opposto. Chiaramente non è l’unica settimana durante la quale le due categorie sono state guidate da motivazioni differenti.

Un punto importante da sottolineare è che quello che viene categorizzato è il trader, non la compravendita in sè. Significa che un’entità classificata come “speculativa” potrebbe comunque avere delle posizioni con una motivazione non speculativa (per esempio di hedge di una posizione swap) e viceversa. Eppure quelle posizioni entreranno comunque a far parte del totale delle posizioni speculative.

Quali contratti dovrebbero essere considerati?

Ogni venerdì, il CFTC pubblica due versioni del CoT per ciascuna materia prima. Una è basata solo sulle posizioni dei contratti futures, e l’altra include anche le opzioni. La maggior parte delle settimane, i due report raccontano la stessa storia per quanto riguarda i cambiamenti nella spec net long. Ma non è sempre così.

La seguente immagine indica il cambiamento della spec net long durante la settimana terminata il 16 aprile, secondo le 4 diverse modalità di calcolo.

 

Entro la fine di martedì 16 aprile l’oro è sceso per più del 10% rispetto alla settimana precedente. Il crollo del prezzo ha coinciso con un forte aumento della net long dei futures della categoria managed money, la cui posizione di futures più opzioni è incrementata molto meno drammaticamente.

Se si include other reportables, l’inclusione o meno delle options fa la differenza. Se si calcolano solo i futures, la posizione è salita, se si includono anche le options, è crollata.

Perché i trader sono long o short?

Quando si cerca di capire il senso delle posizioni del Comex, la questione fondamentale è perché i trader siano long o short. È un hedge di un’attività commerciale, o di una posizione in un altro mercato? O si sta semplicemente facendo una scommessa sulla direzione che prenderà il prezzo?

Il CoT non fornisce sufficienti informazioni per rispondere a queste domande in via definitiva. Classificare i trader secondo la loro attività di trading tipica, come fa il CFTC, permette interpretazioni, ma ricordiamo che nemmeno gli analisti sono d’accordo su chi dovrebbe essere considerato speculatore e chi no. Inoltre, anche se un player è in effetti speculativo, non necessariamente tutte le transazioni da esso eseguito possono essere considerate come tali.

Tali differenze, quali trader sono considerati speculatori e quali contratti si prendono in considerazione, possono alcune settimane, come abbiamo visto dalle immagini, raccontare una storia differente su quello che sta accadendo.

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Laureato in economia a Cambridge, già giornalista per la Fleet Street Letter ed esperto di economia monetaria, Ben Traynor fa parte del team di ricerca di BullionVault.

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