Oro oggi

Gli investimenti in oro fisico calano dopo che l’invasione dell’Ucraina porta ad un aumento dei prezzi

Il prezzo dell'oro ai massimi di 13 mesi porta gli investitori a vendere...

Gli investitori in oro amano le cattive notizie, scrive Adrian Ash di BullionVault.

O così si potrebbe pensare osservando il picco del prezzo del metallo prezioso a seguito dell'invasione della Russia in Ucraina settimana scorsa.

Ma mentre il trading speculativo sui derivati dell'oro è salito, l'investimento del metallo fisico è sceso. Piuttosto che stimolare una corsa all'oro tra gli investitori occidentali, infatti, l’aumento dei prezzi dell'oro ha visto la domanda netta di lingotti fisici scendere al minimo dalla metà del 2019.

L'invasione di Putin, insieme al calo dei mercati azionari e ai nuovi massimi pluridecennali dell'inflazione, ha visto il prezzo medio mensile dell'oro salire del 2,1% a febbraio, raggiungendo il massimo da Capodanno 2021 a 1856 dollari l’oncia.

L'oro ha registrato un prezzo medio più alto in dollari americani o sterline inglesi solo in 5 mesi prima (durante la pandemia di Covid) ed è stato più alto in termini di euro una volta solo.

Questo ha stimolato le prese di profitto tra gli attuali proprietari di lingotti d'oro e ha anche scoraggiato nuovi investimenti, con la vendita netta su BullionVault che ha raggiunto più di un terzo di una tonnellata, la liquidazione più consistente da giugno 2019.

Il Gold Investor Index è sceso di 1,9 punti a 51,9, la lettura più bassa da giugno 2019, poiché il numero di persone che scelgono di vendere è aumentato e il numero di acquirenti è sceso.

Una lettura di 50.0 segnalerebbe un bilancio perfetto tra chi vende e chi acquista. La crisi di Covid del marzo 2020 ha visto il Gold Investor Index raggiungere un picco decennale di 65,9.

Incassi ottenuti grazie alla crisi? Non proprio.

La storia è piena di conflitti militari e disordini politici a cui i prezzi degli investimenti in oro non hanno risposto affatto. Si veda per esempio la scarsa risposta del prezzo spot dell'oro all'assalto della Russia in Ossezia del Sud all'inizio del 2008 e alla primavera araba del 2011.

La storia mostra anche molti conflitti e violenze in cui i prezzi dell'oro sono saliti, ma solo brevemente e solo per riprendere una tendenza al ribasso di fondo (vedi, per esempio, l'invasione della Russia all'inizio del 2014 e l'annessione della Crimea in Ucraina). Poi ci sono periodi in cui le tensioni geopolitiche hanno effettivamente visto i prezzi dell'oro ritirarsi all'interno di un trend rialzista più profondo (con i test missilistici della Corea del Nord del 2017, per esempio).

Più nel concreto, ciò che importa è se il conflitto o le turbolenze hanno colpito i mercati finanziari occidentali. Perché mentre l'oro, alla fine, non può proteggerti dalle bombe a grappolo o da un virus mortale, spesso agisce come assicurazione di investimento, compensando le perdite in altri asset più tipicamente redditizi.

I mercati azionari in calo vanno di pari passo con i prezzi dell'oro più alti, insomma, soprattutto per periodi di tempo lunghi. E qui, all'inizio del 2022, il metallo prezioso ha agito di nuovo come una copertura di portafoglio nella crisi di oggi, aiutando a compensare le perdite in azioni e altri asset a rischio in mezzo all'assalto della Russia alla democrazia europea.

La notizia dell'invasione russa di giovedì scorso ha visto i prezzi dell'oro salire a 1.970 dollari l'oncia, oltre l'8% in più per il 2022 finora in termini di dollari USA, e il 10% in più sia in sterline che in euro. I mercati azionari globali, al contrario, hanno perso oltre il 7% da Capodanno sull'indice MSCI World. Quindi, qualunque siano i vostri pensieri, speranze e paure sul massacro di Putin in Ucraina, riequilibrare i vostri investimenti rimane un calcolo freddo e duro qui e ora.

La liquidazione tra gli attuali possessori d'oro rimane marginale fino ad oggi, e, a occhio e croce, qualsiasi significativo calo dei prezzi è probabile che incontri una solida domanda man mano che le prospettive geopolitiche ed economiche peggiorano.

Rispetto alla media dei 12 mesi precedenti, la domanda di oro è aumentata del 5,9% su BullionVault a febbraio, ma le vendite sono aumentate del 60,9%. Questo ha portato la vendita netta nel mese a 382 chilogrammi (il massimo da quando l'aumento dei prezzi ha stimolato la liquidazione di 775 kg nel giugno 2019) portando la quantità totale di oro custodito e assicurato a Londra, New York, Singapore, Toronto o Zurigo in calo dello 0,8%, scendendo sotto le 47 tonnellate per la prima volta dal maggio dello scorso anno.

Il più forte aumento del prezzo dell'oro in 3 mesi ha nel frattempo visto il numero di investitori privati che iniziano ad investire o aggiungono alle loro partecipazioni personali scivolare del 6,6% a febbraio rispetto al dato di gennaio, scendendo al minimo da dicembre 2019, alla vigilia della pandemia cinese di Covid-19 che diventa globale.

Il numero di persone che riducono  o abbandonano le loro partecipazioni in oro esistenti è invece balzato del 53,3%, raggiungendo il massimo in 12 mesi con il più forte aumento dal balzo del 66,5% di novembre 2020, quando i prezzi dell'oro sono scesi drasticamente sui risultati della sperimentazione del vaccino di Pfizer.

Tenendo conto del numero di acquirenti rispetto ai venditori, il mese scorso l'indice degli investitori in argento è sceso al livello più basso da gennaio 2019, leggendo 50,7 con un calo di 1,0 punti.

La domanda di argento, al contrario, è rimasta complessivamente stabile, bilanciando le vendite degli investitori che hanno mantenuto le partecipazioni totali dei clienti di BullionVault invariate al minimo di sei mesi di 1.228 tonnellate, mentre i prezzi sono saliti ai massimi di tre mesi.

 Oltre a l'aumento dei prezzi del platino che ha visto 90 kg di vendite nette ridurre le proprietà dei clienti a 2,0 tonnellate, l'aggiunta del palladio alla piattaforma di BullionVault ha portato 24 kg all'Audit giornaliero delle proprietà dei clienti. Complessivamente il valore delle proprietà in metalli preziosi dei clienti è salito oltre i 3,9 miliardi di dollari, il record più alto del maggio 2021 a 4,0 miliardi di dollari.

Quindi, nonostante le prese di profitto, l'incassare o il riequilibrio, o comunque lo si voglia chiamare mentre Putin uccide e terrorizza i civili nello stato democratico a ovest, l'investimento privato totale in metallo prezioso sta crescendo in valore. Le forze finanziarie che sostengono questa tendenza potrebbero accelerare man mano che la violenza della Russia incontra la resistenza ucraina e le sanzioni occidentali.

 

Editing e traduzione a cura di Douglas Da Silva

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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