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Mercoledì, 7/19/2017 14:35
Il prezzo dell'oro a Londra è salito per il quarto giorno di fila durante gli scambi di mercoledì, tenendo al massimo di due settimane nonostante il rally del dollaro nel mercato delle valute.
Le Borse mondiali sono rimaste invariate.
Il bene rifugio è stato scambiato sopra i 1.240 dollari per oncia.
L'euro è scivolato contro il dollaro nel mercato delle valute, in ribasso dal nuovo massimo di quattordici mesi di martedì prima della dichiarazione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse e l'acquisto di titoli per mezzo del programma di QE.
Anche la Banca Centrale del Giappone dovrà decidere su QE e tassi di interesse, anche se non ci si attendono grosse novità in tal senso.
"L'oro è entrato in una fase di rimbalzo", ha affermato un'analisi tecnica della Societe Generale, "mantenendo un trend rialzista tra i 1.239 e i 1.242 dollari per oncia".
"Se questo andamento dovesse continuare si potrebbero toccare i picchi di fine giugno tra i 1.255 e i 1.260 dollari per oncia".
"Crediamo in una riduzione dell'offerta di oro", afferma una nota della banca svizzera Credit Suisse, "mentre le incertezze geopolitiche e gli accumuli di metallo continuano a salire".
La scorsa settimana, però, il fondo ETF SPDR Gold Trust (NYSEArca:GLD) lanciato nel 2004 ha ridotto i quantitativi dello 0,9% nonostante i prezzi dell'oro in dollari siano saliti del 2,5% durante lo stesso periodo.
La liquidazione di azioni da parte degli azionisti del fondo ha portato ad un flusso in uscita di 10,9 tonnellate, portando i quantitativi complessivi in ribasso ai minimi di cinque mesi a 821 tonnellate.
Il fondo in argento iShares Silver Trust (NYSEArca:SLV) ha venduto lo 0,2% dei quantitavi fisici a garanzia degli ETF emessi dal fondo.
I prezzi dell'oro a Shanghai hanno tenuto al massimo di due settimane in valuta yuan, con il premio sui prezzi di Londra fermo sopra i 9 dollari per oncia, nella prima nazione al mondo per consumi di oro.
La Cina possiede nove raffinerie che risultano nella lista della LBMA che attualmente producono lingotti d'oro Good Delivery (buona consegna), un numero inferiore solo al Giappone.
Le esportazioni di oro dalla Cina, così come dall'India che rimane la seconda nazione al mondo per consumi, continuano ad essere proibite.
E' possibile leggere la versione completa dell'articolo in inglese cliccando
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Adrian E. Ash è Head of Research presso BullionVault, il fornitore di oro online in crescita maggiore. Precedentemente Head of Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning, è anche un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati tra l'altro sul Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania.
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