Crescono gli ETF sull’oro, sale l’inflazione in Europa
Il prezzo dell’oro ha mantenuto i forti guadagni di ieri nel mercato di Londra e in quello asiatico questo mercoledì, riducendo le perdite della scorsa settimana di un terzo per gli investitori in dollari, euro e sterline dopo che gli ETF sull’oro hanno avuto lievi crescite, mentre l’inflazione raggiunge nuovi record.
L’oro prezzato in dollari ha scambiato a circa $14 sopra i $1794 l’oncia, in euro intorno ai €1520 – il 13% il meno dei prezzi registrati nel 2020.
Dopo che la Spagna questo martedì ha riportato un’inflazione dei prezzi al consumatore del 3.3% annuo, oggi l’Italia ha affermato che il costo della vita ha subito un aumento del 2.5% questo agosto – il più rapido dal tardo 2012, e l’inflazione in Francia ha registrato la massima di tre anni a al 2.4%.
I dati provenienti dagli Stati Uniti hanno mostrato i costi dell’energia salire vertiginosamente, sebbene i prezzi dei servizi stiano aumentando più lentamente di quanto previsto dagli esperti.
L’ETF sull’oro iShares Gold Trust (NYSEArca: IAU) è cresciuto dello 0.1% a 499 tonnellate, estendendo i piccoli afflussi della scorsa settimana per gli ETF sull’oro quotati negli Stati Uniti.
Secondo nuovi dati di oggi, qui nel Regno Unito sia l’indice principale che l’indice CPI (che esclude i prezzi di energia, cibo, bevande alcoliche e tabacco) sono aumentati del 3.2% annuo ad agosto, l’inflazione più rapida del decennio.
Questa impennata “sarà probabilmente… temporanea”, sostiene l’Office for National Statistics commentando a riguardo, perché “la causa principale di questi numeri si deve agli sconti offerti lo scorso anno da ristoranti e bar” durante il progetto “Eat out to help out”. Grazie a questa iniziativa, lo scorso agosto i costi di 160 milioni di pasti sono stati eccezionalmente ridotti, creando una deflazione mensile dei prezzi al consumo dello 0.5% - il calo più forte dal luglio del 2007.
Il prezzo dell’oro in sterline britanniche oggi si è mantenuto sopra le £1300 l’oncia.
Nel frattempo i mercati azionari mondiali sono scesi, e le materie prime industriali – guidate dall’energia – sono tornate a salire, portando il greggio Brent sopra i $75 al barile per la prima volta dall’inizio di agosto.
La Goldman Sachs ha informato oggi i clienti che l’Europa potrebbe subire dei blackout elettrici questo inverno se i prezzi del gas naturale e dell’elettricità continueranno a salire, toccando record storici.
Editing e traduzione articolo a cura di Alessia Ceccarelli.