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Correzione ETF in oro, 6 su 7 scommesse della Fed puntano sul taglio dei tassi a settembre

Martedì il trading negli ETF in oro è diminuito dal picco delle scorse 2 sessioni ai nuovi massimi del 2019, allentando le quotazioni mentre i mercati azionari occidentali ei prezzi dei lingotti sono in rialzo.
 
L'oro è stato scambiato a -7$ rispetto al picco di 1.329$ l'oncia, dopo il +1,8% di lunedì.
 
Le azioni cinesi sono diminuite, mentre Tokyo è rimasta piatta e le borse europee hanno mostrato segni di ripresa per un secondo giorno consecutivo dai nuovi minimi di tre mesi della scorsa settimana.
 
I prezzi del greggio è sceso per la sesta sessione, tuttavia, e il rame è scivolato verso i minimi di quattro mesi della scorsa settimana.
 
SPDR (NYSEArca: GLD) ha assistito ieri alla più grande crescita giornaliera del numero di azioni in circolazione da luglio 2016 - dopo la decisione del referendum sulla Brexit del Regno Unito - che ha richiesto 16,4 tonnellate in più per sostenere il valore delle posizioni degli investitori.
 
"Il sentimento debole attorno al crollo del rapporto commerciale tra Stati Uniti e Cina ha spinto gli investitori a cercare beni rifugio", dice oggi a Reuters l'analista della banca australiana ANZ Daniel Hynes.
 
"La debolezza dei mercati azionari e le chiare indicazioni di un taglio dei tassi negli Stati Uniti hanno indotto gli investitori a rientrare nel mercato dell'oro".
 
GLD ha subito afflussi maggiori di questo per solo 35 dei 3.656 giorni di negoziazione dal suo lancio nel novembre 2004.
 
Ma questo salto ha solo portato la dimensione totale di GLD al suo massimo in 2 mesi, appena sotto le 760 tonnellate.
 
I rendimenti obbligazionari degli Stati Uniti e del Regno Unito nel frattempo sono aumentati Martedì, ma i costi di indebitamento del governo dell'Eurozona sono diminuiti ancora, spingendo i rendimenti dei Bund tedeschi decennali al -0,21%.
 
Questo fenomeno in effetti fa pagare il massimo ai nuovi compratori che hanno acquistato il debito di Berlino durante l'estate 2016, nel caos a seguito del risultato del referendum sulla Brexit nel Regno Unito.
 
Al netto delle aspettative di inflazione, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni hanno concluso la scorsa settimana al minimo da settembre 2017.
 
Su base settimanale, i prezzi dell'oro in dollari si sono mossi nella direzione opposta a quella dei tassi reali a 10 anni il 65% delle volte negli ultimi 5 anni.
 
 
Tornando al trading negli ETF in orooro, il secondo maggiore trust in lingotti di New York, il prodotto iShares (NYSEArca: IAU), è rimasto invariato rispetto a lunedì, così come i fondi chiusi Sprott.
 
Gli ETF in oro statunitensi a basso costo di Aberdeen Standard (NYSEArca: SGOL), SPDR (NYSEArca: GLDM) e GraniteShares (NYSEArca: BAR) non hanno registrato afflussi o deflussi netti lunedì.
 
Immutato in dimensione e stato anche il maggior ETF aureo in Europa, il prodotto Xetra, mentre il trust ETFS quotato nel Regno Unito, gestito ora da WisdomTree (LON: PHAU) si è espanso dello 0,5% mentre il prezzo dell'oro in sterline è salito al livello più alto da dall'elezione di Trump.
 
Gli investitori britannici hanno visto i prezzi salire oltre 1.050 per oncia, guadagnando il 16,8% dal calo dello scorso ottobre sotto 900£, il livello più basso dal referendum Brexit di giugno 2016.
 
Il balzo di lunedì dei prezzi dell'oro ha visto i volumi degli scambi nei futures del Comex raggiungere solo un massimo di 4 sessioni, ma le opzioni speculative con più leva hanno triplicato la media della settimana precedente.
 
I dati dal CME indicano che, mentre il trading di contratti sui tassi d'interesse ora vedono una possibilità all'86% che la Federal Reserve mantenga il tasso chiave invariato alla riunione di giugno tra 2 settimane, mentre oltre la metà delle scommesse speculative prevede un taglio a luglio.
 
Quasi 6 puntate su 7 prevedono quindi tassi della Fed più bassi entro la riunione di fine settembre.

Adrian E. Ash è a capo del Reparto di Ricerca presso BullionVault, il più grande servizio di investimento in oro al mondo. Adrian ha pecedentemente ricoperto il ruolo di Editorial presso la Fleet Street Publications Ltd e di redattore economico dalla City di Londra per The Daily Reckoning; è un collaboratore regolare della rivista finanziaria per investimenti MoneyWeek. I suoi commenti sul mercato dell'oro sono stati pubblicati su Financial Times, Bloomberg e Der Stern in Germania e molte altre pubblicazioni.

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