Confusione sul mercato dell'oro
I gold futures e le opzioni continuano a soffrire sotto la diminuzione della domanda nonostante l'aumento della domanda al dettaglio...
di Adrian Ash - BullionVault.it
NEL MEZZO DI TUTTA la confusione online su come funziona veramente il mercato dell'oro - senza riuscire a far quadrare il dollaro stabile o in discesa con i prezzi a pronti – una parte del mercato internazionale continua a soffrire quello che si potrebbe benissimo chiamare la "distruzione della domanda".
Sì, i grandi gold ETF (ad es. il GLD sul NYSE) stanno dimostrandosi notevolmente resistenti mentre il resto del mercato azionario si abissa. Con le parole di Adam Hamilton di Zeallc.com, gli azionisti in queste strutture fiduciarie “non sono minimamente così mutevoli durante grosse vendite di oro quanto si sarebbe immaginato.”
E sì, i proprietari di lingotti d’oro fisico – che di fatto pagano al massimo un terzo delle spese annuali degli ETF ma con assolutamente nessun rischio di insolvenza della controparte – continuano ad aumentare la quantità di oro che possiedono. Il giro d'affari di BullionVault, ad esempio, è quintuplicato durante l'ultimo anno finanziario, terminato ad ottobre. Il numero dei clienti è triplicato.
Ma nelle promesse di oro cartaceo quali i gold futures e le opzioni, il crollo del quoziente di indebitamento e delle linee di credito aperto agli hedge fund e ad altri operatori con un alto quoziente di leverage hanno provocato un crollo nel volume.
Il calo dell’oro rispetto al suo massimo di metà marzo e la relativa perdita di interesse non è comunque riuscita a fermare l’oro, che ha raggiunto nuovi prezzi massimi in altre valute quali l'euro, la sterlina inglese, il dollaro australiano, canadese e sudafricano e la rupia indiana. Mentre il calo del 10% nel numero di contratti in petrolio greggio ha fatto diminuire il prezzo di circa due terzi vs. il dollaro e crollare del 50% o più vs. tutto il resto.
Il fatto è, ovviamente, che le normali persone non possono trattare sui mercati petroliferi senza trattare prodotti derivati. Il che comporta costi di brokeraggio e di roll-over, oltre che al rischio di perdite basate su capitale in prestito.
Mentre l’oro, se comprato con soldi già versati, sta chiaramente diventando sempre più popolare tra gli investitori sia privati che istituzionali. Forse la calamita è il fatto che non comporta né obblighi né passività per nessuno. Questo spiegherebbe la continua scarsità dei prodotti d'oro comprati online e nei negozi e poi custoditi a casa... che a loro volta (e mantenendo d'occhio la sicurezza, i prezzi sempre aggiornati e il pagamento istantaneo) potrebbero spiegare il continuo aumento della nuova domanda per l’accesso diretto al mercato "dell’oro a pronti” all’ingrosso.
Nel frattempo i grossi speculatori – che hanno perso il leverage offerto dai broker delle banche d'investimento – sono stati costretti a ridurre drasticamente le loro scommesse sull’oro.
Dall’altra parte delle compravendite in confronto – i “trader commerciali" delle raffinerie, dei fabbricanti e dei grossisti – adesso hanno le loro posizioni più rialziste nei Comex gold derivatives dal novembre 2001. E a quel tempo, come i tori del lungo termine si ricorderanno, l'aumento dei prezzi dell'oro stava appena iniziando.
Che cosa potrebbe sapere il settore industriale che i trader di oro con capitale in prestito non sanno, soprattutto quando non hanno la possibilità di fare debiti con capitale altrui?