Presto sul mercato cinese nuovi ETF sull’oro
A cura di BullionVault
GLI ETF SULL'ORO verranno lanciati in Cina, il secondo mercato al mondo per l’oro.
Gli ETF permettono agli investitori un’esposizione al prezzo dell’oro, che avviene tramite l’acquisto di quote di un trust che possiede oro fisico.
I nuovi prodotti basati sull’oro e scambiabili in borsa destinati al mercato cinese, saranno trattati come avviene per le azioni sul Shanghai Stock Exchange (SHCOMP), e tracceranno i movimenti del prezzo dell’oro sul Shanghai Gold Exchange, secondo quanto dichiarato da Liu Jianqiang e Li Yebin, portavoci di Huaan Management e Guotai Asset Management, le due aziende che stanno implementando gli ETF.
“Gli ETF sull’oro aiuteranno la domanda d’oro perché renderanno gli investimenti di oro in Cina molto più semplici” ha commentato Zhang Bingnan, segretario generale della China Gold Association intervistato da Bloomberg.
Da quando gli ETF sull’oro sono stati lanciati nel 2003 in Australia, Europa e poi negli Stati Uniti, hanno attratto con successo gli investimenti in oro fisico. L’ETF più importante al mondo, il SPDR Gold Trust (GLD) quotato a New York, ha raddoppiato il sottostante dal 2008 al 2012, e il valore è salito ad oltre $75 miliardi.
Il crollo del prezzo dell’oro avvenuto quest’anno è stato per gli acquirenti cinesi un’opportunità per comprare. I prodotti ETF in Cina sono quindi presentati nel momento giusto, secondo quanto dichiara Liu dell’azienda Huaan.
Il crollo del prezzo dell’oro ha però significato che gli invesitori occidentali, d’altra parte, hanno ridotto le proprie quote di ETF sull’oro, disinvestendo quasi $14 miliardi tra gennaio e maggio.
“L’abbandono da parte degli investitori occidentali potrebbe non rivelarsi una mossa saggia” ha dichiarato Zhang, della China Gold Association.
I nuovi ETF devono ancora iniziare a raccogliere i fondi, e l’importo target non è ancora stato determinato. In tutto, gli asset investiti negli ETF nella regione dell’Asia e del Pacifico sono meno di $80 miliardi, secondo ETFGI, azienda di consulenza sugli ETF con sede a Londra, contro i $1,5 trilioni investiti nello stesso modo negli Stati Uniti.